“Riteniamo importante che il candidato sindaco abbia sentito la necessità di confrontarsi sul suo programma per la città con un’organizzazione come la nostra, che, pur rivendicando la propria autonomia, non è estranea né indifferente agli sviluppi politici ed amministrativi di questa comunità – h commentato Claudio Cipolla, segretario generale della Cgil di Terni. Leggiamo in questa scelta un riconoscimento del ruolo e della capacità di rappresentanza della Cgil, le cui analisi e proposte possono certamente rappresentare un contributo utile nell’interesse generale della società ternana”, ha aggiunto il segretario della Cgil ternana.
L’incontro si è caratterizzato per un confronto aperto sul programma del candidato sindaco ed è stato l’occasione per ribadire, da parte della Cgil, il fondamentale rispetto dei valori costituzionali – antifascismo, ripudio della guerra, lotta alle disuguaglianze – e per presentare le proposte e le idee contenute nella propria piattaforma sindacale che traccia una idea precisa di comunità, dentro un orizzonte di medio e lungo periodo.
“Proposte – ha aggiunto Cipolla – che offrono una visione che rimette al centro il lavoro e le persone che rappresentiamo che si concentrano su priorità ben precise”. Tra queste, il segretario Cgil sottolinea la necessità di “potenziare e rilanciare il ruolo del pubblico, a partire dai diritti fondamentali di cittadinanza, istruzione e della
salute. Abbiamo ribadito al candidato sindaco che noi siamo per la sanità pubblica e che questa deve essere potenziata, a partire dall’investimento nel territorio legato alla prevenzione, alla cura, alla riabilitazione, attraverso infrastrutture, personale ed aumento dei servizi socio sanitari assistenziali”.
Accanto a questo, la Cgil ha ribadito l’assoluta necessità di ripensare un nuovo e diverso modello di sviluppo, che parta dalle competenze e dalla storia industriale di Terni, ma ripensi modelli produttivi, prodotti e processi dentro le sfide europee e mondiali, a partire da Agenda 2030, e quindi all’insegna della sostenibilità in tutte le sue accezioni. Sviluppo sostenibile, dunque, ma anche integrato: perché accanto all’industria vanno colte le opportunità di un terziario qualificato ed avanzato. E poi rigenerazione urbana: non solo come riqualificazione e recupero edilizio, ma come nuova progettazione di quartieri con servizi, infrastrutture, spazi ricreativi, sociali e culturali. E ancora, un nuovo modello sociale, che migliori complessivamente le condizioni materiali delle persone a partire dai più deboli e i più fragili.
Infine, c’è il grande tema del lavoro. “Serve nuovo lavoro – ha affermato ancora Cipolla – di qualità e con diritti ed eque retribuzioni. Questo vuol dire concretamente intervenire anche nella nostra città sulle forme di lavoro nero, precario o di part-time involontario, attraverso norme, leggi e protocolli che definiscano regole certe sul mercato del lavoro e sugli appalti. Ma abbiamo necessità di fare in fretta per offrire una prospettiva diversa ai giovani ed un futuro migliore a chi ha scelto di vivere a Terni, riscoprendo quei valori che hanno caratterizzato, nella storia, cittadine e cittadini di questa città”.