Le prime reazioni politiche al rinvio a giudizio di Stefano Bandecchi.
“Fratelli d’Italia Terni prende atto del rinvio a giudizio del sindaco Bandecchi – scrivono i segretari provinciale e comunale, Alberto Rini e Maurizio Cecconelli – La vicenda del 28 agosto 2023 non riguarda solo i singoli consiglieri coinvolti, ma interessa direttamente tutti i nostri rappresentanti, il nostro gruppo politico, il nostro partito e con ripercussioni sulla città, che ha assistito a comportamenti inaccettabili all’interno delle sue istituzioni. Noi non concepiamo la politica come una rissa, ma al tempo stesso rivendichiamo il diritto, e il dovere, di dire con chiarezza che quella pagina superò ogni limite del rispetto istituzionale e del vivere civile. Ora la magistratura seguirà il suo corso; per parte nostra continuiamo a lavorare per una politica che non abbia bisogno di alzare la voce per farsi rispettare”.
“Il rinvio a giudizio del Sindaco di Terni Bandecchi per gravi reati come minaccia, oltraggio, violenza e resistenza a pubblico ufficiale, interruzione di pubblico servizio, minaccia a corpo politico – scrive il senatore Pd Walter Verini – è una ulteriore conferma del fatto che questo personaggio ha colpito ripetutamente l’agibilità democratica del Consiglio Comunale. A questo vanno aggiunti i ripetuti episodi di violenza e intimidazione che lo hanno visto protagonista: contro giornalisti, manifestanti democratici. Al di là del rilievo penale dei fatti, su cui ci saranno giudizi di merito, il rinvio a giudizio è una ulteriore conferma politico-istituzionale: Bandecchi non può rimanere a fare il Sindaco. Ha reso impossibile la vita democratica del Consiglio, ha inquinato volgarmente e pericolosamente il confronto e il dibattito nella comunità ternana, ha introdotto pesanti conflitti di interesse che danneggiano una città di grandi tradizioni civili e democratici, indebolendola sotto tutti gli aspetti, compreso quello sportivo. Chiediamo nuovamente al Ministro Piantedosi di prendere l’iniziativa: rispondendo in question-time al Senato qualche settimana fa ad una nostra interrogazione, non sottovalutando la situazione, aveva garantito un attento monitoraggio. Bene: i fatti nuovi impongono un aggiornamento del monitoraggio e l’adozione di iniziative che rendano finalmente normale il clima della città “.
Secondo AVS Terni, “Il rinvio a giudizio del sindaco Bandecchi certifica una situazione ormai insostenibile. Terni non può essere rappresentata da chi scambia l’aula consiliare per un ring, minacciando istituzioni e opposizioni. Per rispetto della città e della sua storia democratica, Bandecchi non può rimanere al suo posto.
E’ ormai evidente a tutti che l’amministrazione Bandecchi è stato un esperimento fallito, creato per fare più gli interessi del sindaco/imprenditore che della città come dimostra il caso Stadio-clinica.
La nostra risposta, però, non si limita alla denuncia: guardiamo al futuro. Dopo la vittoria di Perugia e lo storico successo alle Regionali, è evidente che il “Patto Avanti” è la strada maestra per il buon governo. Il vento del cambiamento ha attraversato l’Umbria: ora spetta a Terni.
Stiamo già lavorando per sostituire questa amministrazione. Non possiamo aspettare inerti: invitiamo tutte le forze progressiste, civiche e i cittadini a unirsi per costruire l’alternativa. Dobbiamo farci trovare pronti, il prima possibile, per restituire a Terni una guida seria, inclusiva e rispettosa delle regole. Il tempo degli show è finito”.














