“Vinciamo domenica e vinciamo lunedì e cambiamo Terni anche per tutti quelli che hanno le finestre chiuse, aprite le finestre – grida al microfono – e aprite gli occhi”. E’ Stefano Bandecchi che dal palco di Largo Micheli arringa i suoi fedelissimi nel suo secondo comizio di piazza in mezzo a tantissimi incontri che sta tenendo con la popolazione in ogni angolo della città. Bandecchi, infatti, sta conducendo una campagna elettorale vecchio stampo, quasi casa per casa, di certo quartiere per quartiere, anche quelli più periferici e distanti. Va dappertutto, dice la sua e ascolta quello che gli dice la gente e raccoglie consensi. Quanti? dal palco , pur non nominandosi, si da al 26% mentre il suo competitor più temibile lo da non tanto lontano, al 31%. “Quello che aveva già vinto in partenza (Orlando Masselli, ndr) c’aveva il 48% ma oggi arriva al 31/32%, non vince più al primo turno, non vince perché il popolo ternano ha cominciato a svegliarsi, c’è già un 25/26% del popolo ternano che è sveglio, ci sono le persone che non votavano da 10 anni e che ora votano, non ci potete tappare la bocca e Terni la faremo diventare una città vera del centro Italia”. E promette che nel giro di un anno darà inizio alla costruzione del nuovo ospedale, “non è uno scherzo, è una promessa sennò i ternani assedieranno Perugia”. Il comizio è finito, suona Mr.Rain “Supereroi”, “perché siamo invincibili, vicini”.