Fa ancora discutere il “pieno” registrato nel periodo pasquale dal pronto soccorso dell’ospedale di Terni.
A riaccendere il fuoco delle polemiche un post Instagram del sindaco Bandecchi , accompagnato dalla foto (in copertina).
Scrive Bandecchi: “Pronto soccorso di Terni. Foto per la Regione Umbria, forte a chiacchiere ma zero nei fatti. Manca tutto compreso l’igiene, tra noi e l’Africa la distanza è ormai colma. Per non dire che alcune cliniche di Mogadiscio sono migliori, viste con i miei occhi. Ora vado dal Prefetto”.
Terni. Boom di accessi al pronto soccorso nel periodo pasquale. L’azienda ospedaliera: messe in campo tutte le forze disponibili
A breve giro di posta la replica dei consiglieri regionali Filipponi e Proietti (Pd) e Simonetti (5 Stelle), tutti e tre di Terni.
“A Bandecchi – scrivono – non importa della sanità pubblica umbra. Il suo potenziale conflitto di interessi nel settore della sanità convenzionata è sotto gli occhi di tutti.
Il Pronto soccorso di Terni è in sofferenza soprattutto a causa di un attacco sistematico alla sanità pubblica portato avanti negli ultimi cinque anni dalla giunta Tesei. La delibera regionale 1399 del 28 dicembre 2023, che taglia posti letto negli ospedali di Narni, Amelia e Spoleto per fare spazio alle cliniche private anche nella provincia di Terni, è solo la punta dell’iceberg. Una scelta che danneggia gravemente il servizio pubblico per andare incontro agli interessi di imprenditori come Bandecchi, che operano proprio nella sanità privata.
È anche per colpa sua se oggi il Santa Maria è al collasso. Quel centrodestra che ha governato l’Umbria per cinque anni ha desertificato la sanità pubblica, portando la regione agli ultimi posti nella classifica nazionale sulla variazione dei costi della mobilità passiva: oltre 110 milioni di euro, con un aumento del 23,9% in cinque anni. Un record negativo che testimonia il fallimento delle politiche sanitarie regionali.
Mentre Bandecchi alza la voce – aggiungono Filipponi, Proietti e Simonetti – c’è chi lavora ogni giorno per sanare i danni ereditati dalla giunta Tesei — quella stessa presidente che lui ha sostenuto alle scorse elezioni regionali.
È inaccettabile che il diritto alla salute venga sacrificato per favorire interessi privati e logiche di potere. Stiamo tracciando un cambio di rotta netto, con un impegno concreto per rafforzare la sanità pubblica e garantire cure e dignità a tutte e tutti, compresi i professionisti che ogni giorno resistono in condizioni drammatiche”.