Nessuna garanzia sul convenzionamento. Questo il macigno che ostacola il rientro economico dell’investimento sul nuovo stadio Liberati.
La Conferenza dei Servizi in sostanza dà il via libera alla costruzione del nuovo stadio Liberati ma non garantisce alcun accreditamento per i posti in convenzione. Tutto è subordinato a un eventuale riequilibrio della situazione nelle due province. I circa 360 posti in convenzione infatti attualmente risultano tutti nella provincia di Perugia. Se per una parte di questi posti la politica deciderà che non può più essere così, a quel punto anche la Ternana potrà partecipare a un bando (ricordiamo emanato dalla locale USL Umbria 2) per i servizi necessari.
In sostanza è bocciato il piano economico-finanziario con il quale l’investitore Bandecchi voleva rientrare dei costi sostenuti per la costruzione del nuovo Liberati.
La Ternana ha risposto questa sera con il presidente Bandecchi: “la conferenza dei servizi è andata male – ha detto il presidente rossoverde – non è che dovevamo aspettare 3 anni per sentirci dire che potevamo costruire lo stadio, questo lo sapevamo già. Sarà il prossimo presidente della Ternana a costruire il nuovo stadio”. Bandecchi ha però ribadito: “posso garantire che l’Università Cusano continuerà a portare avanti il progetto della Ternana calcio e adesso poi troveremo dei terreni per andare a costruire il nostro centro sportivo ma non saranno quelli stabiliti”.
A questo proposito c’è da aggiungere che Ivano Mari, che ieri ha commentato la partita di calcio femminile Ternana-Milan che si è disputata Narni, ha assistito anche all’incontro fra Bandecchi e Tagliavento e il sindaco di Narni Lorenzo Lucarelli. Tutti e tre si sono poi allontanati insieme. Non è affatto escluso, anzi è molto probabile, che abbiano affrontato la questione centro sportivo che, dunque, potrebbe sorgere su un terreno nel comune di Narni e non più a Villa Palma.