Con un post pubblicato sul suo profilo Facebook il segretario provinciale della CGIL, Attilio Romanelli, apprezza l’iniziativa del sindaco di Latini di scrivere al governo per chiedere di confermare i fondi per le periferie, almeno per i comuni in dissesto finanziario.
“Apprezzabile e condivisa – scrive Romanelli – l’iniziativa del Sindaco di Terni, Latini, di scrivere al Governo e chiedere la revisione del decreto Mille Proroghe relativo alla sospensione dei contributi previsti per interventi nelle aree urbane degradate. La CGIL da 2 anni ha chiesto di utilizzare questo strumento finanziario per consentire interventi in aree degradate con l’evidente obiettivo di agire sul piano occupazionale per un settore segnato da una crisi profonda come quello dell’edilizia e per riconsegnare alla città pezzi del territorio spesso causa di marginalità e sofferenza.”
Nei giorni scorsi lo stesso Romanelli era intervenuto sull’argomento con un comunicato congiunto CGIL-SUNIA.
” Da circa due anni sosteniamo che le risorse messe a disposizione dal “Bando per la riqualificazione urbana dei comuni capoluogo” rappresentano un’occasione importante per innescare processi virtuosi di miglioramento del decoro urbano, sviluppo della mobilità sostenibile, inclusione sociale e rafforzamento dei servizi, e non abbiamo affatto cambiato idea. Anzi – scrive Romanelli – oggi di quelle risorse c’è più bisogno che mai per poter intervenire quanto prima su tre grandi questioni, che non è più possibile rinviare. La prima è la grande necessità di creare occupazione, anche in edilizia, un settore che la crisi ha letteralmente devastato; poi c’è il tema della povertà, che ha a molto che fare anche con la questione abitativa; infine c’è il bisogno di ripensare la città, sia in chiave di mobilità sostenibile (che significa anche incidere in positivo sulla qualità dell’ambiente) che di welfare urbano.”
Il segretario del SUNIA di Terni, Romolo Bartolucci, criticava il Comune di Terni per aver formulato progetti per 10 milioni di euro quando si poteva accedere a finanziamenti fino a 18 milioni di euro.
“L’aver elaborato progetti di intervento urbano per circa la metà della cifra ammessa a finanziamento – spiegava Bartolucci – dà la cifra di quanto si sia sottovalutato il tema dell’emergenza sociale in questa città. Come se le nostre periferie urbane non avessero bisogno di interventi che permettano non solo di riqualificare le aree di degrado, ma anche di aggredire il problema abitativo recuperando il patrimonio edilizio esistente e rendendolo disponibile per le assegnazioni.”