Il gip del Tribunale di Terni si è riservato di decidere sulla opposizione alla richiesta della procura ternana di archiviare due procedimenti relativi all’omicidio di Barbara Corvi, scomparsa da Montecampano di Amelia nell’ottobre del 2009 all’età di 35 anni. I due fascicoli vedono entrambi indagato l’ex marito della Corvi, Roberto Lo Giudice che si è sempre proclamato innocente rispetto alla scomparsa della moglie.
L’udienza davanti al gip è durata oltre quattro ore. La decisione è attesa nei prossimi giorni.
Le istanze di opposizione alle archiviazioni sono state presentate dai legali che rappresentano i familiari della donna, gli avvocati Giulio Vasaturo e Vincenza Rando.
Il primo fascicolo è scaturito dalle indagini dei carabinieri che il 30 marzo del 2021 erano sfociate nell’arresto del Lo Giudice, poi annullato dal riesame, con l’uomo tornato libero, e la decisione è stata confermata dalla Cassazione.
Il secondo invece si baserebbe sulle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia il quale avrebbe indicato che Barbara Corvi sarebbe stata portata via da Montecampano il giorno stesso della scomparsa, uccisa e quindi sepolta in un bosco dell’Aspromonte.
In aula, il procuratore Alberto Liguori ha ribadito la richiesta di archiviazione mentre gli avvocati della famiglia Corvi hanno sostenuto come ci sia ancora la necessità di chiarire diversi aspetti, piste investigative – come quella del collaboratore di giustizia – che a loro avviso meritano approfondimenti non ancora compiuti e che solo il gip può disporre.