“Con un intervento straordinario, ritenuto necessario per le condizioni di eccezionale gravità della situazione, l’ Arera limita l’aumento dei prezzi dell’energia elettrica per le famiglie ancora in tutela e, pur rimanendo su livelli molto alti, evita il raddoppio.
L’ intervento eccezionale dell’ Autorità per il quarto trimestre del 2022, che si somma agli interventi del Governo, pur non essendo in grado di limitare gli aumenti, ha ridotto al +59% l’ aumento del prezzo di riferimento dell’ energia elettrica per la famiglia tipo in tutela.
“I prezzi all’ ingrosso del gas, giunti a livelli abnormi negli ultimi mesi a causa del perdurare della guerra in Ucraina, dei timori sulla sicurezza dei gasdotti e delle tensioni finanziarie, avrebbero portato a un incremento del 100% circa” dell’ elettricità, “nonostante l’ intervento del Governo con il decreto Aiuti bis. L’ Autorità, per limitare ulteriormente gli aumenti dei prezzi su famiglie e imprese, ha deciso di posticipare eccezionalmente il necessario recupero della differenza tra i prezzi preventivati per lo scorso trimestre e i costi reali che si sono verificati, anch’ essi caratterizzati da aumenti”.
Questo il comunicato di ARERA, Autorità di regolazione per energia reti e ambiente.
L’ enorme crescita dei prezzi all’ingrosso e il loro mantenersi su livelli altissimi – aggiunge ancora l’Autorità – si riflette sulla differenza di spesa rispetto all’ anno precedente (nell’ultimo trimestre l’anno scorrevole corrisponde con l’ anno solare). In termini di effetti finali, per la bolletta elettrica la spesa per la famiglia-tipo nel 2022 (1 gennaio 2022 – 31 dicembre 2022) sarà di circa 1.322 euro, rispetto ai 632 euro circa del 2021 (i 12 mesi equivalenti dell’ anno precedente).
Le nuove tariffe entrano in vigore ad ottobre.
L’ aggiornamento trimestrale riguarda questa volta soltanto l’ energia elettrica, spiega l’Arera ricordando che in base al nuovo metodo di calcolo introdotto a luglio dall’ Autorità “il prezzo del gas per i clienti ancora in tutela verrà aggiornato alla fine di ogni mese e pubblicato nei primi giorni del mese successivo a quello di riferimento, in base alla media dei prezzi effettivi del mercato all’ ingrosso italiano. Il valore del prezzo gas, che sarà pagato dai clienti per i consumi di ottobre, verrà quindi pubblicato sul sito dell’ Autorità – arera.it – entro 2 giorni lavorativi dall’ inizio di novembre”.
“Il nuovo metodo di aggiornamento, pur non potendo agire sugli eccezionali livelli dei prezzi di mercato, mira a rendere più sicure le forniture ai consumatori – spiega ancora l’Arera – Le perduranti tensioni geopolitiche, infatti, hanno aumentato le criticità per i venditori nel reperire sui mercati all’ ingrosso il gas necessario a soddisfare i propri clienti, anche domestici. Con il nuovo meccanismo si riduce il rischio che i venditori non siano in grado di garantire la propria operatività e le forniture, minimizzando il pericolo che le famiglie debbano ricorrere ai servizi di ultima istanza e gli stessi venditori al servizio di default, pregiudicando l’ intero equilibrio economico della filiera gas italiana con costi aggiuntivi che verrebbero socializzati”.