“Abbiamo appreso con qualche settimana di ritardo che il Sindaco di Terni il 27 ottobre 2018 ha ricevuto una delegazione del Comitato “Pro 75° Anniversario della RSI in provincia di Terni”, guidata dal dott. Pietro Cappellari e da Claudio Pitti – afferma l’ufficio di presidenza di Anpi Terni – il suddetto Comitato ha illustrato al primo cittadino il programma di attività per far conoscere nel territorio provinciale le “gesta” degli appartenenti alla Repubblica Sociale Italiana”.
“Riteniamo che scegliere di partecipare o non partecipare a eventi e ricorrenze destinati a celebrare momenti che, nel bene o nel male, hanno contributo a formare l’identità di una comunità, non attiene al programma amministrativo ma a scelte politiche e culturali fortemente radicate e trasversali presenti nella nostra città e che chi oggi è chiamato provvisoriamente a rappresentarla, dovrebbe tenere nella giusta considerazione”, osserva l’Anpi.
“In questo senso – è scritto nella nota dell’ANPI- l’assenza del Gonfalone della Città di Terni alla Marcia per la Pace Perugia-Assisi è stato un primo atto molto negativo proprio in relazione a quella che è la storia e la tradizione della nostra città”.
Ma più in generale, l’Anpi stigmatizza “la volontà dell’amministrazione ternana di promuovere le attività di associazioni che si richiamano apertamente all’esperienza storica del fascismo, quasi in una sorta di rovescismo storico”. “È forse il prezzo politico che deve pagare il Sindaco per il consenso ricevuto da queste associazioni o è forse la conseguenza di proprie convinzioni personali?”, domanda ancora l’associazione.
“Una cosa però è certa – conclude l’Anpi – chi non si riconosce nei valori che hanno ispirato la carta costituzionale è un nostro avversario e lo continueremo a combattere democraticamente e alla luce del sole. E questo dovrebbe essere anche il compito di un Sindaco che ha giurato su una Costituzione che è la carta fondante della Repubblica italiana, democratica e antifascista”.
“Non ho alcuna preclusione ad incontrare l’ANPI e sono dunque disponibile a farlo, compatibilmente con gli impegni quotidiani che non hanno consentito, in questi primi mesi di governo di completare molti degli incontri in programma con le tante associazioni presenti in città – ha replicato il sindaco Latini”.
Il sindaco ha precisato poi che “non c’è stato alcun incontro ufficiale con il sedicente comitato per il 75° anniversario della Repubblica sociale”. Ha confermato, però, di essersi incontrato con “un esponente della Lega, Claudio Pitti e con il dottor Pietro Cappellari che ha presentato , solo a,livello informativo,un progetto di ricerca sul territorio ternano nel ’43/’44, a nome dell’Accademia regione Etruria – incontro avvenuto in un bar del centro.”
“Non ne ha fatto seguito – conclude il sindaco – alcun impegno formale, né informale”.
Il sindaco Latini, infine, si augura “il superamento del clima di polemiche e veleni che non fanno bene alla città e e contribuiscono a creare solo inutili tensioni”.