Ci attendono giorni roventi dal punto visto delle temperature. Dovremo sopportare un caldo molto intenso.
Entrare in un luogo più fresco, dunque, dovrebbe garantire un po’ di sollievo. Non sempre è così.
Sarà capitato a tanti di voi di entrare in banca, salire sull’autobus, entrare alle Poste, in un negozio qualsiasi , entrare super accaldati e ritrovarsi con una temperatura di 10/15 gradi inferiore: un vero attentato alla salute pubblica.
Un attentato alla salute pubblica è quello che segnala il nostro lettore Massimiliano. In un luogo, però, dove non te le aspetti: in ospedale.
Il nostro lettore mette l’episodio anche tra “gli sprechi della pubblica amministrazione”. E se è per questo vale anche per l’inverno o la primavera: riscaldamento al massimo, di giorno e di notte e finestre aperte. E, in questo caso, purtroppo, parlo per esperienza personale.
Tornando alla segnalazione di Massimiliano (che si firma anche con il cognome), eccola: “questa mattina reparto ortopedia, 4° piano, ala centrale …. sala di attesa…..aria condizionata accesa dalla notte e a un livello tale da far sentire male le persone costrette ad aprire le finestre affinché l’aria esterna mitigasse il troppo freddo creato dai condizionatori. La risposta data dal personale è che il sistema è centralizzato e non è possibile cambiare la temperatura o limitare le zone in cui inviarla”.