Il numero dei migranti, quelli che arrivano nel nostro Paese soprattutto con i barconi, è nettamente diminuito anche Terni in Umbria nel giro di un anno,2017/2018.
Sono stati, in totale, hanno affermato i prefetti delle due province, Claudio Sgaraglia (PG), Paolo De Biagi (TR), ascoltati nella prima commissione regionale, 2.150, 1.000 in meno, tra il 2017 e il 2018.Il che ha comportato anche una sensibile riduzione della spesa affrontata:oltre 8 milioni di euro.
Le nuove disposizioni previste dal decreto sicurezza comporteranno una ulteriore riduzione dei soggetti che possono richiedere protezione, delle motivazioni previste e dei tempi massimi di permanenza.
In particolare, nella provincia di Terni – ha detto il prefetto De Biagi – i nuovi arrivi sono stati soltanto 554, ospitati nei 94 Centri di Accoglienza Straordinari (CAS) , di piccole dimensioni sparsi su tutto il territorio della provincia. Si tratta di di un sistema di accoglienza diffusa che ha un impatto relativo sulla collettività anche se rende più complessi i controlli.
Gli Sprar gestiti da Comuni e ministero dell’Interno ospitano 216 migranti. Nel 2018 ci sono stati 65 nuovi arrivi a fronte di consistenti abbandoni volontari o trasferimenti negli Sprar (100) e 18 revoche di accoglienza per comportamenti sbagliati o denunce penali. La spesa complessiva, tra il 2017 e il 2018, è passata da 8,5 a 5,4 milioni di euro.