Certo che chi ha pubblicato la lettera riservata ai presidenti della serie C è riuscito a sollevare un vespaio di polemiche e contro polemiche tra i vertici della Lega di Milano e quella di Firenze, ai quali si è aggiunta anche quella della serie D di Sibilia.
Insomma, Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro, è arrabbiatissimo per quanto accaduto ma non può che prendersela con sé stesso.
Come noto, il Consiglio direttivo della C aveva stilato una proposta che in caso di approvazione dei presidenti delle società della terza serie, programmata per il 4 maggio, avrebbe presentato a Gravina. La proposta prevedeva la fine della stagione agonistica, il blocco delle retrocessioni, la promozione in Serie B di quattro squadre con la quarta decisa da un sorteggio, il blocco dei ripescaggi dalla D ma non quelli dalla C alla B.
Una mossa infelice a cominciare dal fatto che il format lo stabilisce la Federazione ed il Consiglio Federale e non la singola Lega e, poi, diciamolo chiaramente promuovere una squadra con il sorteggio è davvero singolare e pittoresco.
Non a caso sono partite subito le diffide ed indirizzate al presidente Federale, Gabriele Gravina, da parte del Bari e del Carpi.
All’arrabbiatura di Ghirelli per il comportamento di qualcuno dei suoi consiglieri si è contrapposta quella di Balata della Lega di B che evidentemente non ricorda, e nessuno glielo ricorda, se non blandamente Ghirelli, che due stagioni fa ha avuto lo stesso atteggiamento influenzando fortemente con il suo comportamento e con la sua volontà la riduzione degli organici della B grazie al famigerato ed iniquo “ Lodo Fabbricini “ con la Ternana ed altre società penalizzate dal suo atteggiamento che causò il mancato ripescaggio.
Non resta che aspettare il 4 maggio per constatare quelle che saranno le decisioni dei presidenti della C ma per il momento Ghirelli sta incassando una serie infinita di dissensi sulla proposta.