Campeggio di Marmore: tappa obbligata per i turisti.
Le premesse erano buone, i dati successivi le hanno confermate rinforzandole.
Agli inizi dell’estate avevamo scritto che il Campeggio di Marmore non aveva risentito della congiuntura legata al coronavirus, avendo fatto registrare, nel solo mese di giugno, una grande affluenza di villeggianti italiani e stranieri.
Molti sono stati i fattori che hanno contribuito a questo risultato: la dolcezza e mitezza del clima, la bellezza del paesaggio, la felice ubicazione del Campeggio, situato in prossimità dell’ingresso superiore della Cascata, circondato da una fitta vegetazione, lontano da fonti di inquinamento atmosferico ed acustico. A ciò aggiungasi, cosa non affatto trascurabile, la professionalità e la disponibilità dei suoi gestori.
Ebbene, nonostante questi fattori positivi, durante il periodo di ferragosto sono corse voci di una chiusura anticipata del Campeggio, addirittura al 1° settembre, con successivo spostamento dello stesso in una piccola area assolata.
Tutto questo senza considerare minimamente che a tutt’oggi, sabato 22 agosto c.a., sono stati registrati 5.725 ingressi, con conseguente rilevante introito della tassa di soggiorno nelle casse comunali.
Speriamo che si tratti di voci prive di fondamento, di gente non informata, di coloro che non hanno a cuore la sorte della nostra Regione ed in particolare della nostra città.
Giorgio Marotta, sociologo
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