Sono stati presentati a Terni e a Narni, il programma e i candidati di “Liberi e Uguali” per le elezioni politiche del 4 marzo.
A Terni, in particolare, presso il circolo Arci Accademia del tempo libero erano presenti
la capolista della lista proporzionale per la Camera, l’ex presidente di Legambiente Rossella Muroni, e il primo della lista del collegio plurinominale per il Senato, Andrea Maestri, avvocato che si occupa di immigrazione, minori, tutela dei diritti umani.
Erano presenti inoltre Raffaella Chiaranti (collegio uninominale Umbria 2, Senato), da sempre attiva nel Sindacato, nell’anpi, nel mondo del volontariato e in difesa dei diritti delle donne, già Consigliera alle Pari Opportunità della Provincia di Terni, Antonio Iannoni (collegio uninominale Terni, Camera), ricercatore del centro europeo dei polimeri nano strutturali specializzato nel trasferimento tecnologico alle imprese, Elisa De Rebotti (collegio plurinominale Camera) Federica Porfidi (collegio plurinominale Senato), Lucio Cavazzoni, Andrea Corritore, Alessandro Pinaglia e Silvia Ricci.
Illustrato il programma elettorale che vede al centro i temi del lavoro e dell’ambiente da coniugare con il tessuto industriale del territorio, fortemente colpito nell’ultimo decennio di crisi economica. “Insieme a Pietro Grasso – è stato detto – vogliamo ridare voce agli ultimi, i cui diritti sono stati sacrificati per la tutela degli interessi di pochi”.
Diversi i temi trattati. Al centro la dignità delle persone e dei diritti, ad iniziare da quello alla salute e da quelli del lavoro con la proposta di reintroduzione dell’articolo 18 con stop a stage e lavori sottopagati, l’ambiente come risorsa con un’Italia libera da petrolio, carbone e gas entro il 2050 e con il territorio che va messo in sicurezza e protetto da cemento, abusivismo e inquinamento. Inoltre è fondamentale, per la lotta contro le diseguaglianze, ridare centralità all’istruzione pubblica, gratuita e di qualità, con l’abolizione delle tasse universitarie e l’aumento borse di studio, e costruire un fisco che alleggerisca le tasse sui redditi bassi e medi e chieda di più dalle grandi ricchezze. Molte le cose da fare anche sui temi dei diritti sociali «dallo Ius soli al matrimonio egualitario, a un Italia libera dalla violenza contro le donne, accrescendo anche i finanziamenti ai centri antiviolenza.
E’ stato detto, infine, “come L’Umbria racconti bene quanto la crisi del modello tradizionale del lavoro sia arrivata a un culmine molto forte: c’è bisogno di un cambiamento. L’Umbria ha la possibilità di continuare a essere un luogo di produzione industriale e, allo stesso tempo, il ‘cuore verde’ dell’Italia. In zone come queste serve ripensare la produzione industriale, tornare a farne un’eccellenza per la creazione di posti di lavoro; la riconversione in chiave ambientale è un elemento centrale per rilanciare la produzione e i posti di lavoro.”