Cane Sulla Luna è il progetto cantautorale del ternano Nicola Pressi che sabato 25 marzo alle ore 21 al teatro Manini di Narni presenta dal vivo “Davanti alla fine”, il nuovo singolo in uscita il 24 marzo e in anteprima, altri brani tratti dal suo album d’esordio, in arrivo nell’autunno 2023 per Blackcandy Produzioni, realizzato con il contributo di Nuovoimaie. Cane Sulla Luna nasce nel 2019 ed inizia da subito a suonare dal vivo, prediligendo formazioni ridotte e sonorità electro-folk, facendo convivere suoni di chitarre acustiche, cori vocali e pianoforti con sintetizzatori e drum machine. Poi arriva il sodalizio artistico con il produttore Daniele “Mafio” Tortora che li vede entrare in studio e lavorare sull’album d’esordio in arrivo, con la partecipazione di musicisti come Fabio Rondanini, Daniele Fiaschi, Gabriele Lazzarotti, Duilio Galioto, Valerio Vigliar, Adriano Viterbini. Per Cane sulla Luna la forma canzone è uno spazio neutro in cui parole e musica interagiscono continuamente, dove non ci sono un ordine o una struttura prestabiliti. A volte si parte da un’immagine, da un pensiero, una citazione, altre volte da un suono, un giro armonico, un riff, poi si sviluppa il brano, portando avanti tutti gli elementi contemporaneamente. I testi sono frutto di una continua osservazione del mondo e di come il singolo individuo interagisca con esso, come se fossero il risultato di uno studio, un esperimento che si compie ciclicamente nel tempo e che trova il suo spazio di racconto in una canzone. Dopo un lungo percorso di formazione personale, le liriche, se prima erano legate a una protesta sociale dalla forma ironica, nel tempo si sono pian piano ammorbidite legandosi ad una nuova esigenza di ricerca interiore, intima, il cui risultato è un linguaggio meno conflittuale e volutamente più assertivo. Cane sulla Luna però non è solo un autore che scrive canzoni, le registra e le suona dal vivo. Buona parte della sua attività è legata all’ambito socio-culturale. Nicola infatti sviluppa e collabora a molti progetti finalizzati principalmente al sostegno e al reinserimento sociale di persone svantaggiate (malati psichiatrici, migranti, minori con problematiche sociali) utilizzando l’arte e in particolare la musica, come principale strumento. Questa attività, che lo porta a toccare con mano quotidianamente realtà o situazioni che nel linguaggio comune contemporaneo vengono definite borderline genera una serie di pensieri, riflessioni, emozioni da cui spesso nascono, inevitabilmente, canzoni. A completare l’identità di Cane Sulla Luna, l’artista visivo Cristiano Carotti, al quale Nicola è fortemente legato sia umanamente che artisticamente, che collabora al progetto sin dalla sua nascita scrivendo testi o parti di testo che poi diventano canzoni, nonché sviluppandone tutto l’immaginario visivo dall’artwork ai videoclip. Dopo “Uno contro uno” (2019), La voce del padre (2021), “Davanti alla fine”, il nuovo brano di Nicola, rappresenta appieno la nuova veste produttiva e artistica ricercata e trovata insieme al produttore Daniele “il Mafio” Tortora. Fra le tracce dell’album in arrivo, è infatti quello che più di tutti incarna il nuovo approccio di Cane sulla Luna caratterizzato da una produzione “old style”, in cui musicisti e arrangiatore costruiscono il brano insieme suonando dal vivo con la supervisione del produttore fino alla conclusione del brano stesso. Il risultato è la fusione tra un sound soul-r&b e quello orchestrale ricco di melodie e armonie. Su questo tappeto sonoro la voce si fa via via più graffiante, in linea con la dinamica in crescendo del brano: da una prima strofa accompagnata dal solo pianoforte fino ad un finale caratterizzato da una totalità di suoni elettrici, acustici e orchestrali, come a sostenere il messaggio del brano: “l’evoluzione esiste solo davanti alla fine”. Il testo di Davanti alla fine è una raccolta di immagini, riflessioni e sensazioni emerse da una serie di eventi accaduti dal 2018 al 2019: “lo sgombero del centro Baobab a Roma da parte dell’allora Ministro dell’Interno; il blocco di una serie di navi ONG nelle coste italiane, maltesi e spagnole, e soprattutto il mio impegno, in quel periodo, in varie attività artistiche con rifugiati richiedenti asilo, con i quali ho vissuto alcune esperienze che mi hanno toccato nel profondo. Ho provato a parafrasare con ironia quel nuovo atteggiamento di odio verso il prossimo e il diverso che stavo incontrando e del quale non riuscivo a spiegarmi il motivo (“…..li proteggeremo, gli insegneremo a riconoscere l’estraneo e poi, a non parlarci, a non distrarci…..”, “in questa realtà la diversità è l’ultimo chiodo conficcato nella bara, di una follia che muore….”, “siamo talmente simili che ci concentriamo solo sulle nostre differenze”). Poi, con romantica naturalezza, ho cercato un ritornello che celebrasse la resistenza come atto necessario, che santifica chi lo fa. Negli anni successivi, con il lockdown e il percorso spirituale che ho intrapreso, il brano ha acquistato un significato più spirituale con la parola fine accostata alla morte e a quella inevitabile paura che ad essa si lega. La copertina ideata da Cristiano Carotti è, senza tralasciare quello precedente, la rappresentazione visiva di questo nuovo significato che nel tempo gli ho attribuito.” L’ingresso al concerto di sabato 25 marzo è con biglietto acquistabile in prevendita al link https://www.boxol.it/it/event/cane-sulla-luna-teatro-manini-narni-tr/416786 oppure al botteghino del teatro Manini la sera dell’evento.