Bagarre sui canoni idrici. Alla richiesta del capogruppo Francesco Filipponi di utilizzare le risorse erogate dalla regione per la manutenzione stradale ha risposto proprio l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Terni, Enrico Melasecche il quale parla “di risorse abbastanza risibili, meno di 400 mila euro” che “il dissesto impedisce di utilizzare”. “Chiediamo alla Regione di retrocederci – ha detto Melasecche – tutti i milioni sottratti a Terni in questi anni, con il beneplacito del partito ternano.Si tratta di almeno 30/40 milioni.”
Alle affermazioni di Melasecche ha replicato con una nota molto dura il vice presidente della giunta regionale, Fabio Paparelli.
““I canoni derivanti dalle grandi derivazioni idroelettriche, così come quelli derivanti dalle concessioni relative alle acque minerali – scrive Papaprelli – costituiscono alcune delle entrate del bilancio regionale la cui utilizzazione dovrebbe essere funzionale alla conservazione del territorio, l’assetto idrogeologico e le manutenzioni relative che garantiscono la funzionalità e la riproducibilità delle risorse. La città di Terni ha sempre beneficiato di un ammontare di risorse regionali più che proporzionali rispetto al peso della popolazione sul totale regionale: 18% del volume totale delle risorse circa contro il 12% della popolazione in funzione della sua importanza, cui si aggiungono gli oltre 56 milioni stanziati per l’area di crisi, i fondi per l’edilizia scolastica che hanno consentito e consentiranno investimenti per oltre 8 milioni di euro, per Agenda urbana (9,8 milioni circa) e quelli del Piano periferie, tanto per citarne solo alcuni”.
“È solo grazie ed esclusivamente ad una mia iniziativa di legge – aggiunge Paparelli – che il raddoppio dei canoni idrici derivanti dalle derivazioni idroelettriche viene per il 50% riversato su cinque comuni: Terni, Narni, Baschi, Alviano e Cerreto di Spoleto in cui sono localizzati grandi impianti di derivazione. La legge stabilisce specifiche destinazioni per queste risorse aggiuntive: Urbanistica e assetto del territorio per la riqualificazione e il decoro urbano, il recupero e la manutenzione di spazi verdi e l’accessibilità degli stessi; sviluppo e valorizzazione del turismo e dei grandi eventi; viabilità ed infrastrutture stradali. Le risorse sono per il 20% destinate allo sviluppo e valorizzazione del turismo e per l’80% alle manutenzioni ed interventi urbani e stradali. È bene altresì precisare che Terni, in virtù di rigorosi parametri statistici, è destinataria per il 2018 di 1.308.000 euro, pari dell’81,77% delle risorse complessive destinate agli enti locali dalla legge. Non ricordo, ne è agli atti, alcuna analoga iniziativa assunta dall’assessore Melasecche nei 5 anni in cui è stato consigliere regionale, per il cui ruolo passato percepisce lauto vitalizio”.
“Non è agli atti nessuna analoga iniziativa assunta da nessun membro del centrodestra. In conclusione, se Terni gode di risorse aggiuntive per il decoro urbano e la manutenzione delle strade, oltre che per lo sviluppo del turismo e la realizzazione di grandi eventi, lo deve al sottoscritto ed alla giunta di centrosinistra. Melasecche – conclude Paparelli – pensi a spendere bene i fondi stanziati che saranno erogati in base a progetti coerenti con le finalità di legge ed a ricordare ai ternani che il merito non è certo suo!”.