“Mentre c’è chi sul tema dei canoni per le concessioni idroelettriche, relative alle grandi derivazioni, continua ad abbaiare alla luna con motivazioni strumentali e populiste, la Giunta regionale ristorna ai comuni interessati i proventi derivanti dal raddoppio dei canoni stessi deliberati nell’agosto 2015, dopo solo 1 mese dall’insediamento della nuova giunta, per progetti di sviluppo dei territori”.
Il vicepresidente della Regione Umbria con delega allo sviluppo economico, Fabio Paparelli, commenta così l’approvazione da parte della Giunta Regionale della delibera con la quale sono stati approvati i protocolli necessari per l’utilizzo dei sovracanoni idroelettrici provenienti dalle concessioni rilasciate per le grandi derivazioni.
Paparelli, dunque, polemizza a distanza con il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle che del tema dello sfruttamento delle acque e i bassi canoni ha fatto un suo cavallo di battaglia. Ancora oggi, il capogruppo pentastellato, Andrea Liberati , in riferimento ad ERG, sosteneva che “Il Gruppo Erg arraffa il malloppo, ma la politica li ringrazia per gli spiccioli che cadono dalle loro tasche. Ecco il profilo politico-amministrativo di chi ci governa, quando invece bisognerebbe avere la schiena diritta, difendendo davvero la nostra comunità”.
“Proprio su mia proposta lo scorso anno l’Umbria adottò le nuove tariffe che hanno imposto alle società concessionarie canoni che sono tra i più alti esistenti in Italia – aggiunge Paparelli – ed ora con le somme che la Regione ha incamerato, siamo in grado di finanziare i progetti presentati dai Comuni interessati e di destinare preziose risorse ad interventi di manutenzione dei corsi d’acqua. Ad oggi – ha proseguito il vicepresidente – abbiamo finanziato i progetti dei comuni di Terni e Narni che hanno presentato idonea documentazione. Contemporaneamente abbiamo anche deciso unanimemente di accantonare circa 40 mila euro che potranno finanziare gli eventuali progetti che i comuni di Baschi e Cerreto di Spoleto dovranno presentarci entro sabato prossimo.