Si sono svolti nel pomeriggio, nella chiesa di Sant’Antonio i funerali del brigadiere capo dei carabinieri, Domenico Fiumene. Presenti oltre i famigliari, gli amici e tanti colleghi, in primis il comandante provinciale, colonnello Giovanni Capasso.
Il rito funebre è stato officiato dal cappellano militare regionale, Don Aldo Nigro.
Al termine ha preso la parola , per un ricordo, Arianna, la figlia del brigadiere capo Fiumene.
“Ero molto fiera del lavoro che faceva – ha detto Arianna – anzi non vedevo l’ora che me lo chiedessero per potermi vantare e dire , papà è un brigadiere capo, ufficiale di polizia giudiziaria”.
“Non si tirava mai indietro – ha aggiunto – ci metteva tutto se stesso, si scervellava finché non trovava la soluzione, e la soluzione , alla fine, la trovava; l’importante era fare bene il suo lavoro”.
“In centrale – ha ricordato Arianna – lo chiamavano Oxford, per la sua intelligenza; papà era un grande, era er mejo , come dicono a Roma”. Il brigadiere capo Fiumene, infatti, era di origini romane ma da tanti anni prestava servizio al Comando di Terni.
“Se dovessi riassumere mio padre in tre parole, direi: amore, passione rispetto; era il classico papà – ha detto Arianna , fra gli applausi dei colleghi carabinieri – che dà la precedenza al lavoro perché è la sua passione ma che lo fa per assicurarsi che non ti manchi nulla”.
Il rito funebre si è concluso con la preghiera del carabiniere, alla Virgo Fidelis.