La situazione nel carcere di Terni di vocabolo Sabbione è drammatica. Lo denunciano periodicamente le sigle sindacali della polizia penitenziaria. Lo certifica ora anche il Procuratore Generale dell’Umbria Sergio Sottani che ieri è stati in visita nel carcere ternano e che oggi ha terminato il suo viaggio negli istituti di pena della regione.
Terni: il procuratore generale di Perugia ha visitato il carcere di vocabolo Sabbione
Dai dati forniti in occasione degli incontri emerge che la situazione più critica dal punto di vista del numero dei reclusi è quella della Casa circondariale di Terni, che a fronte di una capienza regolamentare di 416 posti letto ospita 510 detenuti, di cui 111 cittadini stranieri.
Altra criticità, il numero degli agenti di polizia penitenziaria. Attualmente la situazione delle carceri umbre presenta infatti una grave carenza di personale: la Casa circondariale di Terni, ove sono previsti 241 agenti, ne ha attualmente effettivi 196. Ne mancano all’appello ben 45.
La grave carenza di personale rende quindi molto difficile garantire i servizi rieducativi e l’attività di vigilanza dei reclusi. Gli incontri del Procuratore Sottani infatti sono serviti anche ad affrontare i problemi della circolazione della droga all’interno degli istituti penitenziari, oltre che di cellulari e dei casi aggressione al personale, di autolesionismo, suicidi o tentato suicidio, i cui numeri anche in Umbria sono purtroppo preoccupanti. A Terni, nel corso del 2023, si sono verificati 7 tentati suicidi e due suicidi; 28 i casi di autolesionismo e 5 aggressioni, sia fisiche che verbali, al personale di polizia penitenziaria.