Situazione esplosiva nel carcere di Terni.
Il sindacato Ugl rileva una “situazione al limite della dignità dei detenuti, della sicurezza dell’istituto, della città e di tutto il personale che vi lavora.”
“I nuovi provvedimenti che dovrebbero prevedere il quarto letto nel padiglione media sicurezza – secondo UGL – porterebbero la popolazione detenuta da circa 530 a 600 unità. Pochi giorni fa anche il Garante dei detenuti, Stefano Anastasia, si è espresso in maniera contraria verso un afflusso indiscriminato di detenuti Alta Sicurezza3 nell’istituto di Terni condannando il trasferimento a Terni deciso dal Provveditorato Toscana-Umbria.”
“Una polveriera pronta ad esplodere in un istituto che non è in grado di poter accogliere tutti questi ospiti. Il carcere – conclude UGL – è un luogo di pena ma anche di reinserimento, la Corte di Strasburgo è già intervenuta e limitare ulteriormente gli spazi dei detenuti è segno di debolezza e disorganizzazione. Il rispetto non deve mai venire meno per nessuno.”