Un detenuto italiano di 30 anni è stato protagonista ieri di un movimentato episodio all’interno del carcere di Terni. A raccontarlo è Fabrizio Bonino segretario umbro del Sappe.
“Alle ore 12.15 circa – racconta Bonino – un detenuto italiano di origine laziale, trentenne recluso per reati di furto e ricettazione, si rifiutava di uscire dalla sala dopo il colloquio con la convivente. “Esco quando lo dico io”, rispondeva al poliziotto addetto al controllo, con aria minacciosa. Dopo poco, l’agente tornava di nuovo in saletta confermando al detenuto che il colloquio era terminato ma l’uomo persisteva nella sua volontà di uscire quando voleva lui. Il collega, quindi, informava l’Ispettore di Polizia Penitenziaria di Sorveglianza Generale, il quale immediatamente si recava presso la sala colloqui riferendo al detenuto che il colloquio era terminato già da un’ora, ma per tutta risposta lo stesso iniziava a rompere sedie e tavolini all’ interno della sala cercando di rompere anche le telecamere situate all’ interno, il tutto con l’aiuto della convivente che a sua volta cercava di barricarsi all’ interno della sala. A fatica i colleghi riuscivano a riportare alla calma i due individui, facendo presente che il colloquio oltre che con la convivente si svolgeva anche con la figlia minore di 4 anni visibilmente sconvolta dal comportamento dei genitori”.