Su quanto accaduto ieri nel carcere di Terni interviene anche la Uilpa, Polizia Pentitenziaria.
“Ancora una volta Terni – si legge in una nota di Roberto Caggianese , segretario territoriale – è scenario di atti di violenza, incendio e minacce al personale di polizia penitenziaria.
Nella giornata di ieri, 26 novembre, all’arrivo di un soggetto detenuto violento di origine straniera, ennesimo trasferimento a Terni per motivi di ordine e sicurezza, iniziano episodi di tensione. Ingiurie, minacce al personale di servizio, incendio, locali detentivi distrutti e agenti intossicati per i fumi densi e tossici.
Ancora una volta si ritiene inadeguata la gestione dei trasferimenti dei soggetti violenti da parte degli uffici del Prap (Provveditorato Regionale Amministrazione Penitenziaria, ndr) che continua a considerare il carcere di Terni un serbatoio di gestione dei soggetti violenti delle regioni Toscana e Umbria.
Si è chiesto l’aiuto e provvedimenti al Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria su Terni, affinché verifichi e disponga il decongestionamento di soggetti violenti anche in altri istituti penitenziari.
La Casa Circondariale di Terni – conclude Caggianese – ha una capienza di 416 detenuti, mentre ad oggi ne sono presenti più di 520, a fronte di circa 190 unità di polizia penitenziaria, un rapporto in numeri tra i più bassi d’Italia, aggravato ulteriormente dalla gestione quantomeno ritenuta sbagliata dei trasferimenti dei soggetti più violenti dagli altri istituti verso Terni”.