“Noi non siamo una istituzione civile, siamo un organismo della chiesa, facciamo quello che possiamo. Certo quando vengono a chiederci un posto di lavoro, restiamo impotenti, restiamo disarmati per soddisfare le richieste che ci vengono fatte.” Lo ha detto il direttore della Caritas di Terni, Ideale Piantoni illustrando il progetto “Formati e avviati al lavoro.”
“Si tratta – ha detto Piantoni – di una prospettiva di lavoro, non promettiamo niente , promettiamo soltanto alle persone di buona volontà che verranno, la formazione e l’avviamento al lavoro. La nostra speranza è che l’avviamento al lavoro si trasformi in un posto di lavoro a tempo indeterminato.”
“E’ uno dei tanti progetti realizzati dalla chiesa cattolica grazie all’8×1000 – ha detto Francesco Venturini, presidente dell’associazione di volontariato San Martino – è stato infatti finanziato in gran parte dalla Caritas nazionale e anche dalla diocesi. Per essere chiari e non creare illusioni – ha aggiunto Venturini – per il 2019 abbiamo risorse economiche per finanziare 7 tirocini formativi mentre per l’anno 2020 abbiamo le risorse per 10 tirocini formativi. Quindi , a Terni, 17 persone verranno inserite, per 6 mesi, nel mondo del lavoro. Noi ci auguriamo, naturalmente, che questo tirocinio, trascorsi i 6 mesi, si tramuti in una realtà lavorativa.”
“Sarà nostra cura selezionare sul territorio le persone – ha detto Carlotta Lenoci in rappresentanza della G-Group, l’agenzia del lavoro che coadiuva in questo progetto la Caritas. Le persone interessate – ha aggiunto – avranno tempo fino alla mezzanotte del 26 maggio per candidarsi. la settimana successiva inizieranno le selezioni, a cura nostra, in compartecipazione con la diocesi perché ci teniamo a fare un lavoro di gruppo.”
COME FARE PER PARTECIPARE ALLE SELEZIONI
Possono candidarsi al progetto tutte le persone maggiorenni che sono disoccupate e che sono domiciliate nel territorio della diocesi di Terni-Narni-Amelia. Devono inviare una e-mail all’indirizzo
allegando un curriculum aggiornato, la carta d’identità, il codice fiscale o la tessera sanitaria ed eventualmente il permesso di soggiorno ….”perché il progetto – ha precisato Venturini – è rivolto a tutte le persone.”
Nella mail è necessario inserire la denominazione “candidatura spontanea progetto formati e avviati al lavoro”.
Tra i requisiti essenziali saranno prese in considerazione la disponibilità, la motivazione ed anche l’esperienza lavorativa pregressa. “Non siamo qui a perdere a tempo – detto la Lenoci – ci aspettiamo dalle persone massima disponibilità e massima motivazione e attenzione anche per quanto la diocesi sta facendo per loro.”
IL VESCOVO, MONS. GIUSEPPE PIEMONTESE
“La chiesa è da anni che sta affrontando un’emergenza che dovrebbe essere affrontata e risolta dalle istituzioni civili ma le istituzioni civili per una ragione o per un’altra, qualche volta un po’ per distrazione , non se ne occupano e noi che siamo diffusi capillarmente sul territorio ci rendiamo conto e notiamo le varie esigenze, non possiamo restare con le mani in mano. Tutto questo noi lo possiamo fare, non dico esclusivamente ma prevalentemente con l’aiuto dell’8×1000. Questo progetto, ad esempio, ci viene finanziato attraverso l’8×1000, così tante altre cose che portiamo avanti come Caritas, per le persone sole, per la mensa dei poveri e altri servizi.”
“In questi primi 5 mesi dell’anno – ha specificato Piantoni – possiamo affermare che l’insicurezza del lavoro riguarda sia il commercio che l’industria e che spesso le persone si rivolgono a noi come ultima risorsa. Una richiesta di aiuto dolorosa. Presso il nostro centro di via vollusiano le richieste delle persone ascoltate che riguardavano il lavoro, come bisogno primario, sono state il 58% del totale nel 2018 contro il 50,73% dell’anno precedente.”