La cartella non si può considerare “pazza” nel senso stretto del termine, in quanto non è di quelle salatissime: di sicuro, però è incomprensibile. E sfida anche le leggi della matematica. Tutto elaborato dalla sede ternana di Equitalia. Tutti sanno che non esiste una percentuale di un numero che vale zero. Ma all’Equitalia questa moltiplicazione dà 0,44 euro di interessi mora. Da qui poi ne discende che il guadagno per Equitalia deve essere di 0,04 euro, secondo i parametri della legge, mentre gli interessi di mora sullo “zero” del tributo è di 0,44 euro. Beh, poi l’Equitalia, dal momento che la cartella l’ha portata a casa del contribuente, vuole pure 1,98 euro. Così da “zero tributi” ne discende un pagamento di due euro e mezzo. Ovviamente, tutto il discorso prescinde dall’importo. Di certo con questo sistema si possono addebitare cartelle esattoriali a ciascuno dei sessanta milioni di cittadini e soprattutto riscrivere le leggi della matematica. Altrettanto ovviamente se ci fossero delle voci che non compaiono nella cartella Equitalia sarà così gentile da farlo sapere.