L’assessore al welfare, Marco Cecconi, risponde all’allarme lanciato dal Sunia (sindacato unitario nazionale inquilini assegnatari) in materia di emergenza abitativa.
“Vogliamo tranquillizzare il SUNIA Cgil, i consiglieri di opposizione e la città intera: l’assegnazione delle case popolari è una nostra priorità per la quale questa Amministrazione si è attivata sin da subito”. Scrive sul sito istituzionale l’assessore Cecconi.
“Il primo motivo perché SUNIA e chiunque altro possono serenamente rinunciare ad improbabili allarmismi su presunti immobilismi della giunta in carica – aggiunge – risiede nell’imminente completamento della nuova commissione che dovrà assegnare gli alloggi (essendo, la precedente, scaduta sin dal mese di giugno). A fronte della designazione, pervenuta da parte della Cgil lo scorso 27 luglio, siamo in attesa di acquisire le indicazioni degli ordini professionali interpellati, affinché il nuovo organismo possa entrare nel pieno delle proprie funzioni.
Ma c’è anche un altro motivo di fiducia, che vogliamo condividere con il sindacato e con chiunque abbia davvero a cuore la situazione di disagio in cui versano tante famiglie ternane – sottolinea l’assessore – lo scandalo di molti e molti alloggi adibiti a case popolari chiusi, inutilizzati, in pessime condizioni di manutenzione ed, anzi, abbandonati a se stessi sta per finire, a fronte di una ricognizione a tappeto di tutto il patrimonio immobiliare dell’Ente adibito a questo scopo, che i nostri uffici stanno già effettuando sull’intero territorio comunale e che contiamo di completare nel più breve tempo possibile, anche al fine di valutare l’effettiva applicazione della convenzione che al momento intercorre con il soggetto gestore, ovvero l’ATER.
L’obiettivo finale di questa ricognizione, naturalmente, è recuperare a disposizione della collettività tutte le abitazioni disponibili, incrementando finalmente il numero delle unità immobiliari da assegnare.
Nessuno che sia di buon senso e in buona fede può davvero dare a credere – conclude Cecconi – che l’emergenza abitativa a Terni sia iniziata con una giunta, come l’attuale, che è in carica da appena una manciata di settimane: ma, in compenso chiunque potrà contare sul fatto che, per il futuro, è nostra ferma intenzione rimuovere inefficienze e zone d’ombra”.
Ieri, in un comunicato il SUNIA aveva sottolineato come “le famiglie ancora in attesa di un alloggio popolare a Terni siano ancora tantissime, eppure il Comune sembra non accorgersene, al punto che, dalla formazione della graduatoria degli aventi diritto ad oggi, nonostante sia passato un anno esatto, su 80 alloggi disponibili la commissione ne ha assegnati inspiegabilmente soltanto 6. Una situazione davvero insostenibile.”
Il segretario del Sunia di Terni, Romolo Bartolucci spiega che “vi sono purtroppo famiglie che possono trovarsi in mezzo a una strada dall’oggi al domani, magari per l’esecuzione di uno sfratto per morosità: misura che colpisce spesso proprio chi, avendo perso il lavoro a causa della crisi economica, non è più in grado di pagare l’affitto. È impensabile – aggiunge – che non vi sia nemmeno un numero di alloggi sufficiente per fare fronte alle situazioni gravemente emergenziali. Le istituzioni devono prendere atto che il problema esiste e attivarsi quanto prima per risolverlo.Quello che mi chiedo – conclude Bartolucci – è se il Comune di Terni sia al momento in grado di affrontare situazioni di emergenza abitativa che richiedono risposte istantanee. Anche perché se non ci pensa il Comune chi lo deve fare?”.