Sfiorano quota 15mila (dati aggiornati al 21 dicembre) le imprese umbre che hanno finora aderito al cassetto digitale dell’imprenditore, accedendo alla piattaforma impresa.italia.it.
A quattro anni dal lancio del nuovo servizio, sono infatti 14.980 (il 16% delle 94.202 totali) le aziende umbre che hanno scelto di utilizzare il Cassetto: di queste 10.919 a Perugia e 4.061 a Terni.
Un trend in costante crescita. Basti pensare che solo tre anni fa, nel 2018, le imprese umbre che utilizzavano i servizi del Cassetto erano solo 3.341, poco più di un quinto rispetto a oggi.
I dati sono dunque incoraggianti e in crescita, in Umbria come nel resto del Paese, ma la trasformazione digitale delle imprese è ancora un terreno tutto da coltivare. Enormi infatti le potenzialità dello strumento che la maggior parte delle aziende ancora non utilizza.
Il cassetto digitale si apre con una Cns ossia una smart card o chiavetta usb o uno Spid, che consente l’identificazione certa dell’utente e permette, a chi ha una carica all’interno di un’impresa, di firmare digitalmente documenti informatici ed accedere a tutti i servizi della pubblica amministrazione.
Dentro il cassetto c’è tutta la vita di un’impresa: il numero dei dipendenti, il capitale sociale, la visura dei soci, la visura ordinaria completa, gli ultimi tre bilanci d’esercizio e poi tutti gli atti come le fusioni, lo statuto, eccetera.
Un cassetto “pesante” dunque e pieno di documenti, ma al contempo “leggero” tanto da essere portato nello smarthphone. Nel giro di pochi secondi dal proprio cellulare l’imprenditore apre il cassetto e in tempo reale scarica un pdf di quello che gli serve e può anche condividerlo.
Inoltre, l’imprenditore che è all’estero, se ha una necessità immediata di accedere ad una visura, può averla in tempo reale anche in lingua inglese.