In estate, a causa delle condizioni ambientali, climatiche e di forte mobilità turistica, si registra in tutto il Paese il ricorrente e vistoso calo della donazione del sangue.
I mesi di giugno e luglio sono stati caratterizzati da una carenza cronica di sangue in molte Regioni, che hanno messo a rischio terapie salvavita e interventi chirurgici programmati e in emergenza.
Il bisogno di sangue non solo rimane immutato ma la necessità cresce prepotentemente in questo periodo dell’anno.
Il preoccupante calo delle donazioni di sangue e degli emocomponenti è stata già evidenziata dal Centro Nazionale Sangue e da più regioni che attraverso campagne estive stanno cercando di contenere la flessione.
Se non verranno accolti gli appelli a donare delle associazioni di volontari, anche nelle prossime settimane, generalmente già contraddistinte da un calo delle donazioni, la rete trasfusionale nazionale non sarà in grado di soddisfare i Livelli Essenziali di medicina trasfusionale.
I dati sono stati raccolti dal CNS, secondo cui in alcuni giorni si sono superate le 1100 unità mancanti su tutto il territorio nazionale.
I dati vengono rilevati dal sistema informativo SISTRA, dove le Regioni carenti o con una eccedenza inseriscono ogni giorno il proprio fabbisogno e le unità eventualmente disponibili
Pertanto, si invitano tutti i donatori a mettersi a disposizione delle unità di raccolta o dei Sit per compiere un gesto di volontarietà e solidarietà umana e dove è possibile si raccomanda alle nostre sedi di proseguire ed intensificare l’attività di programmazione delle donazioni.
“Anche d’estate c’è bisogno di sangue”. Fà anche tu come i nostri volontari: dona ora”.
Questo messaggio è lo slogan dell’Avis nazionale per la campagna estiva donazionale.
L’autosufficienza di sangue ed emocomponenti deve essere garantita tutto l’anno, un dovere civico e un obbligo morale.
Un appello di sensibilità a tutti i donatori e a coloro, che si trovano in buone condizioni fisiche, e per la prima volta si accingono a compiere per la prima volta, un gesto d’amore.
Le donazioni in Umbria rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, si riducono, siamo quasi a meno quattrocento.
Una situazione difficile solamente risolvibile con un appello alla solidarietà e ad una programmazione.
Anche le aziende ospedaliere e la Regione attraverso aperture straordinarie dei Sit, concordate con le Avis territoriali, possono contribuire ad un efficienza donazionale.
L’Avis regionale Umbria si impegna per garantire l’autosufficienza regionale.
Un appello è stato lanciato anche dall’ospedale di Terni, in particolar modo dal SIT (Servizio immunoematologia e trasfusionale) a tutti gli adulti in buone condizioni fisiche.
“In questi giorni si sta verificando di nuovo una preoccupante carenza di sangue, aggravata in questo periodo dalle vacanze estive che hanno notevolmente ridotto il numero di donatori e di conseguenza anche la scorta di emocomponenti.
“Siamo sotto con le scorte di tutti i gruppi sanguigni – spiega il direttore del SIT di Terni Augusto Scaccetti – e la situazione si fa preoccupante proprio perché la carenza di sangue riguarda tutte le regioni italiane e mette a rischio il meccanismo di compensazione nazionale che garantisce giornalmente le terapie oltre che gli interventi chirurgici in tutti i territori. Il nostro appello si rivolge quindi a tutti gli adulti che sono in buone condizioni di salute e che in questi giorni, prima di partire per le vacanze, possono donare sangue”. Un gesto di solidarietà che costa poche decine di minuti e che può garantire la vita e la sicurezza di tutti coloro che hanno bisogno di sangue o che potrebbero averne in qualsiasi momento. ”
Il Centro raccolta dell’ospedale di Terni è attivo dal lunedì al sabato dalle ore 7,30 alle 11. Per informazioni è possibile contattare l’Avis Comunale di Terni, la Croce Rossa Italiana Terni o il Sit di Terni 0744-205679.
Possono donare tutte le persone maggiorenni (dai 18 anni fino a 60 anni se alla prima donazione, 65 anni per il donatore periodico) con peso non inferiore ai 50 chili e che siano in buone condizioni di salute, cioè che non siano affette da patologie infettive trasmissibili (come epatiti e HIV…) e da patologie croniche con alterazioni a carico di fegato, cuore, che non facciano uso/abuso di droghe e alcol. Tutte le altre condizioni sullo stato di salute dell’aspirante donatore vengono valutate caso per caso dal medico al momento della visita, che dovrà stabilire l’idoneità alla donazione stessa in base al questionario compilato, ai valori dell’emocromo e alla pressione arteriosa.