Centinaia di studenti, in rappresentanza di tutti gli istituti secondari di secondo grado di Terni e Narni hanno partecipato, ieri 14 ottobre, al Giubileo della scuola, insieme ad alcuni dirigenti scolastici, insegnanti e personale scolastico.
Il Giubileo della scuola, organizzato dall’Ufficio diocesano per l’educazione e la scuola in collaborazione con gli insegnanti di religione, il servizio diocesano di Pastorale giovanile, è stato un momento di festa e d’incontro tra i giovani, il mondo della scuola, il vescovo Giuseppe Piemontese, i sacerdoti che hanno animato la celebrazione, per vivere insieme il senso pieno dell’Anno santo della Misericordia, per condividere i valori della solidarietà, del perdono e del saper amare che sono determinanti per la formazione integrale dei ragazzi e della loro personalità.
In un clima di amicizia e fraternità, gli studenti hanno portato le loro specifiche esperienze, condividendole con gli altri a cominciare dall’accoglienza e il ristoro presso i giardini della Passeggiata, curato dall’Istituto Casagrande-Cesi di Terni; a seguire presso l’anfiteatro Fausto la musica dell’orchestra composta dagli studenti del liceo musicale “Angeloni” di Terni, dei gruppi musicali del liceo scientifico “Donatelli” e dello scientifico “Galilei”, la bella performance di musica e danza dell’Istituto comprensivo “Ghandi” di Narni Scalo sul senso dell’amicizia vera e disinteressata, dell’amore di Dio per tutti i suoi figli e la testimonianza dei ragazzi dell’Istituto “Cesi” sull’esperienza del peer tutoring che da oltre 10 anni accompagna la formazione e integrazione degli studenti più giovani sostenuti dai più grandi.
Una condivisione di esperienze e riflessioni sulla Misericordia, elaborate e proposte attraverso diverse forme espressive che hanno parlato di amore, di gioia, del desiderio di felicità, di rispetto della persona, di benevolenza senza cadere nella superficialità.
«Ci sono tanti ragazzi che sono bravi, studiosi – ha detto il vescovo – e che sanno dare un messaggio bello e importante, di amore e di festa che nasce dal desiderio di lasciarsi abbracciare da Dio e cambiare vita. In questo anno c’è per tutti una grande amnistia, un rifornimento di grazia, di forza per riuscire a realizzare i desideri e progetti».
Dall’anfiteatro Fausto, in pellegrinaggio i partecipanti hanno raggiunto la Cattedrale dove il vescovo Piemontese li ha introdotti al significato dell’anno giubilare e al passaggio della Porta santa. In chiesa i tre ragazzi dell’istituto industriale “Allievi” hanno letto il brano del Vangelo della parabola del figliol prodigo, che il vescovo ha commentato evidenziando come «spesso capita di pretendere il tutto, di vivere dissolutamente in senso materiale e spirituale, tradendo la dignità di figli di Dio, ma bisogna avere il coraggio del perdono perché c’è l’amore grande di Dio che è misericordioso e perdona sempre. Tornando alle vostre case, il perdono del Signore che avete sperimentato si trasformi in misericordia per verso gli altri, impegnandovi nelle opere di misericordia corporali e spirituali. L’anno santo della Misericordia ci educa alla compassione, alla umanità, per farci sperimentare il perdono, l’amnistia e la misericordia di Dio e dei nostri fratelli, compagni di cammino».
Al termine è stato donato un piccolo crocifisso francescano del Tau e un biglietto con una frase del Vangelo.