Il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Thomas De Luca ha presentato una mozione per chiedere alla Giunta di intraprendere le azioni necessarie ad evitare la costruzione di una centrale biometano nella zona di Vascigliano di Stroncone dopo che nel marzo 2019 la società Enersi Technology Società Agricola S.r.l. ha presentato in Regione istanza di autorizzazione unica per la costruzione e l’esercizio di un impianto della capacità di 500 Smc/h.
“Esprimiamo vicinanza alla comunità locale, scrive De Luca, che si è subito mobilitata per rappresentare il proprio dissenso sul progetto che vedrebbe sorgere l’impianto, alimentato da fonti rinnovabili in progetto, a una distanza inferiore di 1.500 metri da aree residenziali come il centro abitato di Colmartino ed il centro abitato di Vascigliano, dove è presente anche una scuola elementare. Anche il consiglio comunale di Stroncone lo scorso 13 novembre si è espresso con un unitario quanto netto ‘no’ alla realizzazione della centrale a biometano a Vascigliano approvando all’unanimità un ordine del giorno che esprime contrarietà all’autorizzazione alla costruzione. Atto poi inviato alla presidente della Regione Donatella Tesei e al competente assessore regionale. Lo stesso Comune di Stroncone aveva anche espresso parere negativo in sede di conferenza dei servizi attraverso una relazione che metteva in luce incompatibilità sanitaria, carenze documentali in sede di presentazione del progetto, criticità in materia di vincoli di tutela paesaggistica, vicinanza agli argini del fiume e carenze nelle relazioni tecniche documentali. Ricordiamo che il territorio di Vascigliano di Stroncone già nel recente passato è stato martoriato da diversi eventi che hanno sollecitato oltremodo l’equilibrio ambientale e la salute dei residenti, non da ultimo l’incendio della ditta Ecorecuperi. Le indagini fatte da ISPRA, prosegue il consigliere regionale, hanno evidenziato che la quantità di polveri emesse in pochi giorni rispetto al limite autorizzato fu quantificata come quella che i cittadini avrebbero dovuto assumere in 47 anni, per un danno economico all’ambiente ipotizzato in 23,5 milioni di euro. Chiediamo quindi che la Giunta regionale si impegni per difendere il diritto alla salute dei cittadini dall’impatto che avrebbe la costruzione di un impianto per la produzione di biometano tenendo conto del parere negativo rilasciato dal Comune di Stroncone. Rispettando la volontà democraticamente espressa dal consiglio comunale di Stroncone e quella dei tanti cittadini e comitati che fin da subito si sono mossi a difesa della comunità locale. La Regione, conclude Thomas De Luca, non può ulteriormente calpestare le ragioni di chi vive e lavora in queste zone”.