CGIL, CISL e UIL attaccano l’assessore alla scuola del Comune di Terni, Valeria Alessandrini per le sue critiche al progetto “Bambole azzurre, soldatini rosa”, che sarà sperimentato nella scuola primaria “Mameli” di Fornole.
LA POSIZIONE DELLA ALESSANDRINI
“Torno a ribadire che la lotta alle discriminazioni e alla violenza sulle donne è anche una mia battaglia. Nel progetto che sto avviando a Terni in collaborazione con Prefetto e Questore tale questione, insieme a quelle relative al contrasto alla droga o al bullismo, è ben affrontata. Trovo, tuttavia, fuorviante sia il titolo dell’iniziativa “bambole azzurre e soldatini rosa”, sia alcuni passaggi contenuti all’interno del progetto dove, ad esempio, si fa specifico riferimento a tematiche, cito testualmente “legate alla personalità, stimolando la riflessione su se stessi, sulle proprie aspirazioni, su come siamo e come vorremmo essere” e riflessioni “sulla propria identità di genere”. Esistono dei passaggi di tale progetto, insomma, che non mi convincono del tutto soprattutto in relazione all’effettiva efficacia delle metodologie utilizzate per far passare un messaggio universale e condiviso: quello della lotta alla discriminazione. Come leghista, come mamma e come insegnante – ha concluso la Alessandrini – sono assolutamente contraria all’inserimento delle teorie gender nelle scuole, ribadendo il ruolo primario e imprescindibile della famiglia nell’educazione dei figli come riconosciuto dalla Costituzione italiana”.
“Siamo davvero rassicurati – scrivono Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola in un comunicato – di sapere che anche secondo l’assessore all’istruzione del Comune di Terni, Valeria Alessandrini, la scuola sia il luogo dell’inclusione. Dalla politica comunale ci aspettiamo infatti esclusivamente sostegno e supporto alle scelte educative delle scuole del territorio, senza interferenze fuori luogo e strumentali. Tuttavia – prosegue la nota dei sindacati – ci duole dover constatare come le dichiarazioni dell’assessore comunale in merito al progetto di Amelia vadano in ben altra direzione, risultando cariche di pregiudizio rispetto alle scelte progettuali della scuola e poco rispettose dell’utenza e degli operatori scolastici che, all’interno degli organi collegiali della scuola e senza condizionamenti ideologici, progettano e condividono le scelte educativo-didattiche. Affermare infatti, come fa l’assessore Alessandrini, che un progetto come quello in atto nella scuola primaria Mameli non entrerà mai nelle scuole di Terni è un comportamento fuori luogo e inaccettabile, in quanto, al di là del tema specifico, eccede e anche di molto quelle che sono le competenze del suo ruolo”.
“Nessun assessore – aggiungono CGIL,CISL e UIL – può pensare di poter decidere cosa entra nelle scuole e cosa no. La scuola pubblica è competenza dello Stato, e quali progetti possano attuarsi lo decidono i docenti e i dirigenti, senza dover interpellare la politica”.
“Invitiamo pertanto l’assessore – concludono i sindacati – ad un impegno forte e costante negli ambiti specifici di sua responsabilità, dove per altro c’è davvero tanto da lavorare. A partire dall’edilizia scolastica, con circa il 70% delle scuole di Terni che non rispettano le norme antisismiche”.