“In relazione all’iniziativa dal titolo ‘Culla per la vita’ in programma venerdì 6 ottobre presso la sala consiliare del Comune di Terni, riteniamo che il dramma dell’abbandono non vada solo evitato, ma vada innanzitutto prevenuto”.
Lo si legge in una nota del Coordinamento Donne della Cgil di Terni, in riferimento alla conferenza stampa che si terrà venerdì 6 ottobre alle ore 10 nella sala consiliare di palazzo Spada di presentazione di “Una culla per la vita” alla quale parteciperanno l’assessore al Welfare del comune di Terni Viviana Altamura e i rappresentanti dell’associazione Centro aiuto per la vita.
“Andrebbero create adeguate condizioni socio-economiche a sostegno della genitorialità – scrive il coordinamento donne Cgil – a partire dal diritto ad un lavoro dignitoso e non precario e sottopagato, soprattutto per donne e giovani. Andrebbe garantito il diritto alla salute, attraverso un adeguato servizio sanitario pubblico, così come una rete di welfare in grado di sostenere il lavoro di cura che è ancora quasi a totale appannaggio delle donne”.
Per le donne della Cgil di Terni, in un Paese in cui ogni 3 giorni si registra un femminicidio, andrebbero favorite tutte le azioni necessarie a formare una “cultura lontana dalla logica del possesso, tipica del patriarcato”.
“Riteniamo altresì necessario ribadire che la legge già prevede la possibilità di partorire in totale anonimato, in strutture ospedaliere sicure, dove le donne ricevono adeguata assistenza da parte di una rete di professionisti, che, ove necessario, possono anche attivare i Centri Antiviolenza. La Culla per la Vita, nella più totale assenza di politiche volte alla prevenzione di questo triste fenomeno, risulta essere una misura demagogica, che parla alla pancia dei cittadini, sancendo di fatto la totale assenza di politiche a sostegno della genitorialità”.