“Se Francesco vedesse oggi la chiesetta di San Giovenale incastonata nel silenzio del bosco umbro, così malridotta eppure ancora bellissima con i suoi antichi affreschi, certamente chiamerebbe a raccolta i suoi fratelli e Chiara per ricostruirla, pietra su pietra, in perfetta letizia, tra canti e odi al Signore, per poi mangiare e bere tutti insieme immersi nella natura”.
È esattamente quel che avverrà sabato 1 agosto dalle ore 18 fino al tramonto, per una nuova iniziativa artistica e culturale del Terni Falls Festival in collaborazione con l’agriturismo La Mela Rossa.
Dopo aver radunato i presenti alle ore 18.30, con una breve presentazione del luogo e della Chiesa da parte del presidente del Terni Falls Festival Christian Armadori e lo svelamento dell’acquaforte di Massimo Zavoli sui Protomartiri, nativi proprio di questa zona dell’Umbria meridionale di cui ricorrono gli 800 anni dal martirio, alle ore 19 si terrà uno spettacolo teatrale proprio di fronte alla chiesetta di San Giovenale per sensibilizzare tutti i convenuti e le istituzioni al recupero dell’antica struttura, per terminare con una cena sul posto con frittata, salsicce e birra a cura dell’Agriturismo La Mela Rossa.
Lo spettacolo utilizzerà il linguaggio divertente e poetico, umilissimo e alto nello stile di Francesco. Sarà proprio il Poverello di Assisi a raccontarsi di fronte alla Chiesetta e invocare la sua ricostruzione. Ad accompagnare l’azione scenica del Poverello, interpretato dall’autore e attore Stefano de Majo, ci sarà la purezza di Chiara evocata dalla voce e dalla musica di Marialuna Cipolla.
Un concerto di voci e silenzi, di suoni e armonia con un Francesco vivo e reale a rievocare la sua esperienza terrena e il suo incontro folgorante con la Luce, fino a librarsi come un’allodola alla ricerca del Sole.
Lo spettacolo chiuderà in un commovente finale nella preghiera che Francesco riportò dalle crociate ben 800 anni fa che risuona quantomai attuale, unificando in un’ode sola le tre principali religioni monoteiste della Terra, la cattolica, la musulmana e l’ebraica in una sola voce, una sola preghiera, perchè Dio è Uno solo.
Scritto e interpretato da Stefano de Majo lo spettacolo in oltre tre anni di repliche è stato rappresentato numerose volte in teatri, piazze e basiliche anche con l’apporto di orchestre di 80 elementi essendo stato replicato il 15 luglio 2018 in Francia e lo scorso settembre nel bosco Sacro di Monteluco dove avvenne la conversione di Francesco.