“Chi esercita una professione in modo abusivo non pratica solamente una forma di concorrenza sleale contro le imprese che agiscono alla luce del sole, drenando risorse all’economia e sottraendosi al fisco e a ogni altro tipo di controllo, ma espone il cliente finale e gli stessi lavoratori coinvolti a grossi rischi in termini di salute e sicurezza. Per questo il fenomeno va combattuto senza tentennamenti, unendo tutte le forze in campo.”
Sono queste le motivazioni che hanno spinto CNA Umbria a farsi promotrice della sottoscrizione di un nuovo protocollo d’intesa con i principali attori coinvolti nella lotta all’esercizio abusivo della professione, dalla Guardia di Finanza all’Agenzia delle Entrate, dall’Inps all’Inail, fino all’associazione dei Comuni dell’Umbria, e a lanciare una campagna di comunicazione specifica.
“Il contrasto a questo fenomeno – ha affermato Marina Gasparri, responsabile del progetto per CNA Umbria – partirà innanzitutto dalla condivisione delle segnalazioni di presunti casi di abusivismo che perverranno all’indirizzo [email protected] con gli enti deputati ai controlli. L’impegno comune è quello di arginare l’esercizio abusivo delle professioni artigiane e del lavoro sommerso e irregolare e sviluppare azioni a supporto dell’attività di vigilanza e controllo, quali ad esempio indagini e formazione degli operatori.”
“Sicurezza e legalità sul lavoro – ha detto Alessandra Ligi, direttrice regionale dell’Inail – sono un binomio inscindibile. Questo protocollo è un ulteriore strumento di convergenza per individuare strategie di intervento efficaci nel contrasto di tutte le attività legali.”
“Una delle mission dell’Anci – ha aggiunto il presidente regionale, Michele Toniaccini – è lavorare al servizio delle istituzioni e di chi favorisce lo sviluppo e la competitività dei territori. Oggi, come già in passato, rinnoviamo la sottoscrizione di questo protocollo, che porteremo in discussione anche all’interno della nostra consulta allo sviluppo economico e diffonderemo nei Comuni umbri.”
L’atto, infatti, rinsalda una collaborazione già in atto ormai da anni e fa seguito a documenti analoghi già sottoscritti nei mesi scorsi da CNA Umbria con le prefetture di Perugia e Terni e con l’Agenzia delle Dogane. In concomitanza con l’entrata in vigore del nuovo protocollo, CNA Umbria lancia anche la sua campagna di comunicazione specifica contro l’abusivismo nel settore del benessere.
“L’estetica e l’acconciatura sono due ambiti in cui purtroppo il fenomeno sembra essere in crescita, anche per effetto della pandemia – ha dichiarato Simone Cecchetti, presidente regionale di CNA Acconciatura -: nei mesi in cui gli esercizi regolari osservavano le chiusure imposte dal lockdown, operatori irregolari proliferavano nelle abitazioni private. Ancora oggi, sono tanti gli operatori che, senza alcun titolo, qualifica, formazione, offrono i loro servizi e sono presenti addirittura sui social!”
A questo proposito, il comando provinciale della Guardia di Finanza, nel corso degli ultimi mesi, ha predisposto un piano di interventi che ha portato all’accertamento di diverse irregolarità. “Le attività si inseriscono nell’ambito dell’azione di contrasto all’evasione fiscale e alla concorrenza sleale, a tutela degli operatori di settore che lavorano correttamente, si attengono in maniera rigorosa alle regole, investendo risorse ed energie per adeguarsi alle misure igienico-sanitarie a tutela della sicurezza dell’ambiente di lavoro.”
“Oltre ai risvolti negativi che tutto questo ha per l’economia – ha aggiunto Piera Santicchia, presidente regionale di CNA Estetica – vorrei ricordare i rischi per salute che si corrono quando un trattamento estetico, a partire da una semplice pedicure, non viene realizzato seguendo tutte le procedure, a cominciare dalla sanificazione, che solo in un centro estetico attrezzato possono essere garantite, anche grazie alla formazione continua e agli aggiornamenti cui gli operatori si sottopongono.”
Per Marina Gasparri “vigilanza, controlli e sanzioni sono essenziali ma da soli non bastano”. Per questo abbiamo deciso di far leva sul consumatore finale, con una campagna di comunicazione che contrappone al mondo del sommerso quello degli operatori che rispettano le regole, realizzata grazie alla disponibilità dei professionisti del direttivo regionale CNA Benessere a trasformare i propri centri in set cinematografici.”
“Legalità, competenza e sicurezza – hanno concordato Cecchetti e Santicchia -. sono le parole chiave di una comunicazione che vuole ricordare al consumatore a cosa rinuncia ogni volta che ricorre a un operatore abusivo. Il messaggio che vogliamo far arrivare è che il vero benessere, si trova solo all’interno dei centri di acconciatura ed estetica che rispettano le regole e offrono le necessarie garanzie. E – hanno concluso i dirigenti CNA – con i nostri colleghi sul campo vogliamo condividere una certezza: la nostra vera arma è la qualità del servizio che sappiamo offrire, per cui su quello non dobbiamo mai smettere di investire.”