Più volte ci siamo occupati dell’ex convento, ex casa di riposo, “Colle dell’Oro”, la cui costruzione versa in uno stato di degrado molto avanzato che ne fa temere per la stessa resistenza.E’ ridotta a un cumulo di macerie, ci sono stati crolli importanti, è stata depredata di tutto l’asportabile.
Anche di recente abbiamo ripubblicato un video che avevamo realizzato nel 2013, e già la situazione era quella che vi abbiamo detto.
Poco più di un mese fa siamo tornati sulla vicenda “Colle dell’oro” perché il consigliere comunale Michele Rossi di Terni Civica poneva una serie di questione all’Amministrazione comunale, in primis, cosa intende fare per evitare la perdita definitiva del bene (che è pubblico)
https://terninrete.it/Notizie-di-Terni/colle-dellorointervenire-prima-che-sia-troppotardi-488561
Lo stesso Michele Rossi ha organizzato, insieme a Terni Città Futura, un convegno, venerdì scorso, sulla storia, il valore e il futuro di “Colle dell’oro”.
“La situazione è drammatica – afferma Rossi – rischiamo di perdere questo bene e abbiamo organizzato questo convegno, insieme ad altre associazioni ed enti, per sensibilizzare l’opinione pubblica, in generale, alla salvaguardia del nostro patrimonio artistico-culturale e, in questo caso, alla salvaguardia di Colle dell’oro.Quello che è emerso nel convegno è il valore architettonico,storico, culturale di questo complesso che merita un intervento quantomeno urgente e limitativo a salvare quello che di importante è ancora rimasto come la sala affrescata dove mangiavano i frati.C’è l’unico affresco – sottolinea Rossi – dove si vede San Francesco che predica ai ternani, sarebbe assurdo rischiare di perderlo”.
Il problema è sempre il solito, non ci sono le risorse per intervenire.”I soldi non ci sono ma piccoli interventi conservativi sollecitando la soprintendenza, che può anche intervenire con fondi propri, sollecitando qualche privato, qualche sponsor, qualche mecenate, si possono fare, soprattutto nella sala del refettorio – afferma Rossi – che si può mettere in sicurezza”.
Tra gli ospiti del convegno anche il vice sindaco con delega alla cultura, Andrea Giuli.Il quale fra le altre cose ha detto anche che sarebbe pronta una stanza,molto bella, presso l’archivio di stato, da mettere a disposizione della soprintendente ai beni culturali e archeologici dell’Umbria che, così, potrebbe stare a Terni, uno o due giorni a settimana, “per occuparsi delle tante, troppe, emergenze culturali,archeologiche che, in questa città, sono diventate tali per 20 anni di totale incuria.” Da Perugia, al momento, nessuna risposta certa.
“Che possiamo fare, tutti insieme?” si è domandato Giuli:”dobbiamo fare un po’ di sano casino, che ha anche una parte costruens – ha detto – il movimento deve partire dal basso, poi il movimento dal basso a un certo punto non basterà ma se ci si fa sentire, attraverso raccolte di firme, andando a dondolare dei campanacci a Perugia, queste manifestazioni , poi, servono a noi amministratori, ci danno forza per aumentare il livello della nostra rivendicazione”.
Nel caso specifico di Colle dell’oro, il vice sindaco ha detto che rimetterlo in piedi “è un’impresa epica”.”In ogni caso – ha aggiunto – prima ci vogliono le idee, poi i soldi.Non ce li abbiamo – ha sottolineato Giuli – e non ce li avremo.Sull’onda popolare possiamo inventarci bandi, ma ci vogliono privati, enti, fondazioni, mecenati, multinazionali.Esistono, bisogna che noi o voi, li svegliamo, li tiriamo per la giacca.Non ci sarebbero minuti da perdere”.