“Le opere che voi prevedete di fare le finanziate o con il piano delle alienazioni o con il piano dei trasferimenti da parte della Regione e dello Stato; ciò significa che queste opere non si faranno mai perché in un momento di crisi economica e anche di difficoltà a vendere le proprietà del Comune, prevedere certi interventi con quei capitoli di spesa significa non farle”:
Lo afferma il consigliere comunale Stefano Desantis in riferimento alle opere viarie che dovrebbero essere fatte nella zona di Colle Obito, a ridosso dell’ospedale , dove sorgerà la cittadella della salute con il trasferimento della ASL.
“Io chiedo di mettere in ballo risorse vere – aggiunge Desantis – chiedo di fare queste opere finanziandole con dei mutui”.
E per questi motivi ha presentato , nei giorni scorsi, un atto di indirizzo , che è stato approvato a maggioranza, anche perché “se non si inizia adesso a fare i progetti esecutivi, a dare corpo alle gare di appalto, si rischia di rimanere in forte difficoltà, nel 2019, quando sembrerebbe che la nuova sede della ASL sarà pronta; l’atto – aggiunge Desantis – mirava a mettere al centro queste questioni, lo ritengo un atto importante, è stato firmato da tutti i gruppi della maggioranza ed è stato approvato; è un problema molto sentito dai cittadini della zona”.
L’ATTO DI INDIRIZZO APPROVATO
Con la realizzazione della nuova sede USL 2 presso Colle Obito, ci sarà il trasferimento di circa mille dipendenti, e lo spostamento dell’affluenza degli utenti di via Bramante stimata in media giornaliera di circa cinquecento cittadini, oltre i dipendenti delle aziende addette alla manutenzione e gestione della sede che appunto confluiranno nella nuova struttura;
La realizzazione della città delle salute comporterà un notevole incremento di traffico che andrà ad appesantire oltremodo l’attuale viabilità della zona di Colle Obito ovvero via Vitalone, via VIII Marzo, via Urbinati, via Campomicciolo, via Mozzoni, via Trieste e via Trento già gravate da ingenti volumi di traffico per raggiungere l’ospedale civile e le località turistiche di Marmore e di Piediluco;
L’attuale sistema viario della zona di Colle Obito deve anche supportare il traffico che si sviluppa intorno al plesso scolastico e sportivo della Provincia, alla sede universitaria di medicina, al centro geriatrico, al parco pubblico Le Grazie oramai divenuto attrattiva per la cittadinanza, e quello indotto della zona di Santa Maria Maddalena anch’essa sottoposta a forti disagi di circolazione stradale causata dall’incremento costruttivo di quattrocento nuovi appartamenti;
I quartieri di Santa Maria Maddalena, di Campomicciolo, delle Grazie, delle Cesure e di Città Giardino adiacenti a Colle Obito negli anni hanno subito una forte trasformazione urbanistica con l’incremento di edifici residenziali e dei servizi rivolti alle persone (sanitari, scolastici, sportivi, sociali e commerciali) e l’attuale viabilità non è più adeguata a supportare ulteriori incrementi di traffico, infatti via Trieste e via Vitalone hanno solo due corsie e sono prive di piste ciclabili, via Mozzoni è completamente senza marciapiedi e pista ciclabile e il suo piano stradale è rovinato dai plessi radicali degli alberi che la costeggiano, inoltre via VIII Marzo è stata ristretta da quattro a due corsie;
I crescenti volumi di traffico determineranno un’ulteriore condizione di disaggio per i residenti, per i cittadini usufruitori dei servizi, un forte impatto ambientale e il peggioramento dell’inquinamento atmosferico già elevato per la zona in questione;
E’ necessario realizzare in tempi brevi una nuova e idonea viabilità per integrare quella esistente, sviluppando anche la rete delle piste ciclabili, realizzare i marciapiedi e i parcheggi ed eventualmente se necessario prevedere la modifica dei sensi di marcia su alcune strade per consentire un rapido accesso e deflusso alla città della salute.
L’Amministrazione comunale ha individuato nel piano triennale delle opere pubbliche la realizzazione della viabilità necessaria a fare fronte a quanto esposto in precedenza ovvero la bretella stradale di collegamento tra via Urbinati con strada di Santa Maria Maddalena in corso d’opera, la bretella stradale di collegamento di strada Santa Maria Maddalena con via Gramsci, la bretella stradale di collegamento di vocabolo Staino con vocabolo Cervara e la riqualificazione di via Mozzoni realizzabili con finanziamenti da entrate vincolate o alienazioni;
I finanziamenti ipotizzati nel piano triennale delle opere pubbliche (entrate vincolate e alienazioni) non rispondono alla necessità di realizzare le strade in tempi brevi, ma sembrano soprattutto una presa d’atto dell’esigenza riscontrata che una vera e propria volontà di realizzarli.
L’ATTO APPROVATO IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA,
– A completare in tempi brevissimi l’annoso cantiere per la costruzione della bretella di collegamento tra via Urbinati e strada di Santa Maria Maddalena;
– A fare iniziare i lavori della rotonda stradale all’incrocio di via VIII Marzo con le vie Trento e Trieste a carico della ditta Centro Appalti in quanto sono stati rimossi tutti gli impedimenti burocratici ed è necessario dare priorità agli interessi pubblici e non quelli dei privati;
– A modificare nel piano triennale delle opere pubbliche il capitolo di finanziamento dei lavori di riqualificazione di via Mozzoni da alienazioni a mutuo per il 2017;
– Ad avviare tempestivamente la progettazione esecutiva della bretella di collegamento delle strada di Santa Maria Maddalena con la rotonda stradale di via Gramsci e finanziando l’opera con il capitolo dei mutui per l’anno 2018;
– A ottenere dalla Regione dell’Umbria il finanziamento per la realizzazione della bretella stradale Staino-Cervara in quanto strategica anche come infrastruttura a servizio del polo industriale siderurgico nel quadro delle politiche di rilancio dell’industria stessa;
– A prevedere un nuovo piano del traffico a servizio della città della salute con la possibilità della variazione dei sensi di marcia su alcune strade e l’incremento dei servizi pubblici.