Il 23 novembre abbiamo inviato agli organi d’informazione un comunicato stampa per evidenziare, oltre allo stato di degrado dei palazzi pubblici e l’assenza delle opere pubbliche, l’emorragia delle attività commerciali e civili del borgo.
Collescipoli, chiude anche il bar-centro sociale, addio alla sagra degli gnocchetti
Il 24 novembre la Pro Loco Collescipoli, ha inviato una nota di precisazione a cui rispondiamo.
Collescipoli, le precisazioni della Pro Loco sull’ex monastero, il museo garibaldino e Jazzit. Salva la sagra degli gnocchetti
Comunicati e chiarimenti, dunque, sulla situazione a Collescipoli. L’associazione culturale Astrolabio replica, attraverso una nota del suo presidente Giuseppe Rogari, a quanto scritto dalla Pro Loco.
Nel nostro comunicato – scrive Rogari – abbiamo riferito che “la nostra associazione, per rivitalizzare il borgo, propose di creare una cittadella della musica, incentrata sull’organo Hermans, Jazzit ed altre associazioni musicali. Purtroppo il comune preferì il progetto per realizzare un museo garibaldino (proposto dalla Pro Loco). A distanza di un anno si scoprì che non esistevano cimeli da esporre, visto che la famiglia Froscianti non era intenzionata a privarsene”
La Pro Loco nella sua nota asserisce che “il progetto del museo garibaldino fu proposto dal Comune di Terni negli anni 90 e le motivazioni della realizzazione vanno ricercate altrove non certo per la mancanza dei cimeli”.
Segnaliamo che all’inizio degli anni ’90 non erano disponibili strutture pubbliche restaurate, quindi era impossibile che il Comune di Terni proponesse la realizzazione di un museo garibaldino a Collescipoli.
La nota della Pro Loco continua dicendo che nel 2014 la giunta Di Girolamo propose alla Pro Loco e alla casa Vanni Editrice l’utilizzo del chiostro di Santa Cecilia, ma che la nostra associazione si oppose alla proposta, assumendo posizioni aspramente critiche nei confronti di Vanni editore, sia nei confronti della Pro Loco…
In merito a questa affermazione rispondiamo che nel triennio 2013-2015 Luciano Vanni per Collescipoli, e anche per la nostra associazione, era come un messia, tanto che nel nostro giornale (Il Giornale di Collescipoli) titolavamo “Jazzit Fest: tutta un’altra musica” e nel testo dell’articolo. “Vanni Sindaco di Collescipoli”.
Il Chiostro – precisa Rogari – è stato tenuto per tre anni dall’organizzazione di Jazzit, senza alcuna rimostranza di alcuno.
Chiudiamo con una nota di speranza: in questi giorni molti collescipolani si sono stretti intorno al Centro Sociale, che dopo due anni di covid e la perdita della sagra degli gnocchetti, sta stringendo i denti per riuscire a mantenere aperto questo importante centro di ritrovo del borgo. Invitiamo i collescipolani a sottoscrivere la tessera del centro sociale e passare nei locali, magari a prendere un caffè in cordialità ed amicizia”.
Collescipoli, il bar-centro sociale e culturale resiste!
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