Il Comitato No Inceneritori Terni torna sulla tariffa puntuale criticando il ritorno delle isole ecologiche per i rifiuti indifferenziati.
“Come dicevamo, la tariffa puntuale non basta enunciarla perchè sia realtà. Se infatti non si lavora nel miglioramento della raccolta differenziata, intercettando bene l’organico e riducendo gli imballaggi, si legge in una nota, a valle della raccolta avremo molto indifferenziato e molto sporco. Non abbiamo fatto in tempo a festeggiare Terni come primo centro urbano (piccoli centri hanno percentuali più alte!) della regione con la percentuale di differenziata più alta, che arriva la mannaia sul grande e importante sforzo della città per uscire da una “monnezzopoli” infinita fatta di inceneritori e discariche. Tornare alle isole ecologiche “solo per l’indifferenziato” – spiega il Comitato No Inceneritori – significa di fatto spingere a conferire troppi rifiuti nel cassone grigio anzichè differenziarli. Significa trovarsi grandi volumi di rifiuti a valle, facendo felice Acea con la sua discarica di Orvieto e chissà, per il suo inceneritore ternano. E chissà ancora più abbandoni di rifiuti su strade e fossati. Inoltre, visto che i condomini, data l’attuale organizzazione della raccolta, non avrebbero comunque beneficiato della nuova Tariffa Puntuale, questa “nuova soluzione”, di fatto non cambia le carte in tavola. Tanto indifferenziato prima (basta leggere i dati o parlare con gli operatori addetti alla raccolta), tanto anche adesso con le isole ecologiche. Ecco fatto. Dopo anni di sforzi si torna indietro, e ancora, dal 2014 anno di aggiudicazione dell’appalto che durerà fino al 2029, non si è studiata una modalità di estensione del porta a porta ai condomini. Il presidente di ASM Menecali, come riportato da organi di stampa, parla di strampalate “soluzioni alternative” che altrove hanno già dimostrato la loro inefficacia. Noi crediamo che questa non sia sbadataggine, superficialità o incompetenza. Questa è volontà oggettiva, concordata, pianificata. Politica e managment di ASM rappresentano una vera ipoteca per la città in materia di rifiuti e beni comuni come l’acqua. E anche in materia ambientale, oltre a iniziative spot, conclude il Comitato, nessuna delle criticità strutturali della Conca sono state minimamente affrontate.”