Polemiche le minoranze sulla scelta della sede della commissione di inchiesta sull’inquinamento della conca ternana, che non sarà Terni.
“Riteniamo del tutto incomprensibile e profondamente sbagliato l’atteggiamento di chiusura assunto oggi dalla maggioranza rispetto alla nostra proposta emendativa avente per oggetto l’individuazione della sede di Terni, della Regione Umbria, quale luogo naturale per i lavori della costituenda Commissione d’Inchiesta sulle condizioni di inquinamento dell’area ternana e narnese”.
E’ quanto ha dichiarato il portavoce Fabio Paparelli che ha sottolineato come “fosse del tutto naturale che la commissione svolgesse, di norma, la propria attività negli uffici regionali di Terni. Risulta pertanto del tutto assurda la decisione di insediare a Perugia una Commissione che tratterà, in via esclusiva, le problematiche afferenti le particolari criticità ambientali dell’area ternana, con audizioni di persone per la quasi totalitàresidenti nella Conca, provocando ostacoli e disagi”.
“Ci auguriamo che tale posizione – ha aggiunto Paparelli – possa essere rivista quanto prima e che possano essere accolte anche le altre proposte che abbiamo avanzato nel merito circa il coinvolgimento permanente dei diversi soggetti interessati per competenza ed opportunità, come Arpa Umbria, la Sezione di Igiene e Sanità Pubblica dell’Università di Perugia, i tecnici della Asl 2 e i direttori dei settori ambiente e sanità della Regione oltre all’ordine dei medici, alle associazioni datoriali e sindacali, alle associazioni e ai comitati per la difesa dell’ambiente.