La Lega di Terni difende l’operato della giunta Latini dagli attacchi delle opposizioni.
“L’amministrazione Latini – sostiene in una nota il gruppo consigliare della Lega – ha sempre agito nel rispetto delle norme e sulla base delle indicazioni fornite dalla Corte dei Conti e dal ministero dell’Interno con l’unico obiettivo di alleviare il pesante macigno del dissesto economico finanziario.
È paradossale e privo di ogni logica che la sinistra cerchi di addossare delle colpe alla giunta Latini, quando sono note le responsabilità di chi in passato ha amministrato la città nella totale incapacità di far quadrare i conti e gestire la cosa pubblica.
Ci stupisce vedere gli esponenti del Partito Democratico pontificare su criticità che loro stessi hanno creato, iniziando dal buco di bilancio, dai debiti per un ammontare di circa 100 milioni di euro che ricadranno sui ternani per i prossimi 20 anni, dall’aumento al massimo delle aliquote di Irpef e Imu, fino al noto anticipo di tesoreria, che tra l’altro risale al 2017, anno in cui a governare la città era proprio il Pd, nella cui squadra risultavano un assessore e un consigliere comunale che ancora oggi siedono tra i banchi dell’aula.
In merito all’anticipo di tesoreria la giunta Latini ha già annunciato che presenterà ricorso alle sezioni unite della Corte dei Conti e che continuerà a lavorare nell’esclusivo interesse della città, consapevole di aver fatto quanto legittimamente possibile per salvare l’Ente dal baratro in cui è stata condotta dalla sinistra.
Questa la strada che intendiamo percorrere. Non accettiamo lezioni – conclude il gruppo consigliare della Lega – da chi per anni ha rappresentato il problema e adesso finge di essere la soluzione. I cittadini non potranno mai dimenticare quello che il Partito Democratico ha fatto a Terni”.
Sulla vicenda è intervenuto anche il consigliere comunale del gruppo Misto Valdimiro Orsini.
“Leggo in queste ore durissimi scambi di accuse tra la sinistra e la destra sullo stato di salute dei conti del comune di Terni.
Un rimpallo di responsabilità – afferma Orsini – che non serve alla città. A Terni occorre un bilancio che non sia gravato da partite contabili non chiuse, non servono spade di Damocle sulla testa dei contribuenti ternani ma certezze e risanamento effettivo per poter poi realmente abbassare le aliquote delle addizionali e le tariffe dei servizi.
Sono stato tra i primissimi a porre il tema dell’avanzo di tesoreria come questione non di lotta politica ma di sostanza per avere certezze di bilancio. Una situazione conosciuta da questa amministrazione fin dal momento del suo insediamento peraltro in un quadro nominativo chiaro.
Oggi ripongo anche il tema della quantificazione delle economie dei mutui disponibili al momento della dichiarazione di dissesto e se queste siano state utilizzate nell’ambito Osl o piuttosto per altre partite.
Sono sicuro che l’amministrazione e tutto il consiglio comunale, nell’interesse di Terni, depongano la mera contrapposizione e guardino agli interessi presenti e futuri dei cittadini e delle imprese ternane”.