Sulla situazione ambientale nella Conca si è innescata una velata polemica fra il Comune di Terni e la locale ASL nel silenzio della regione Umbria.
Ha cominciato l’assessore all’ambiente Emilio Giacchetti con una dichiarazione sul sito istituzionale in cui affermava, tra l’altro, “: riteniamo che uno studio epidemiologico approfondito e aggiornato sia essenziale, sia presupposto fondamentale per le politiche ambientali di questo territorio che, comunque, devono essere improntate sul diritto alla salute e sul principio di precauzione.Abbiamo chiesto alla regione come giunta comunale, anche con una formale delibera, uno strumento che consenta sia al Comune che alla Regione stessa di migliorare il quadro degli elementi di valutazione necessari a orientare le politiche e i conseguenti strumenti di programmazione in ambito ambientale e di sostenibilità economica. Un elemento utile anche a costruire un quadro di riferimento più preciso in relazione ai numerosi procedimenti di autorizzazione ambientale e di controllo coinvolti da una economia produttiva di beni e servizi particolarmente rilevante e che ambisce ad attirare nuove iniziative innovative.Ribadiamo, senza se e senza ma, che è estremamente necessario richiedere fin da subito alla Asl 2 un impegno importante e tempestivo per realizzare uno studio e un monitoraggio continuamente aggiornato sulle correlazioni tra emissioni e principali patologie in particolare quelle cancerogene e dell’apparato respiratorio.”
Sentitasi tirata in ballo, la ASL2 ha risposto senza tanti giri di parole prendendosela con l’assessore:”
In relazione alla lettera aperta inviata alla Regione Umbria dall’assessore all’ambiente del Comune di Terni, relativa alla necessità di realizzare nella Conca Ternana uno studio epidemiologico approfondito e aggiornato come “presupposto fondamentale per le politiche ambientali del territorio che devono essere improntate sul diritto alla salute e sul principio di precauzione”, l’Azienda Usl Umbria 2 ritiene doveroso ricordare allo stesso e informare l’opinione pubblica che ha prodotto da tempo tutti gli atti di propria competenza richiesti al fine dell’istituzione, ad opera della Regione Umbria, dell’Osservatorio Regionale Salute e Ambiente come previsto dalla DGR n. 452 del 21 aprile 2017.
La sollecitazione “di un impegno importante e tempestivo” rivolta all’Azienda Sanitaria dall’assessore Giacchetti, al quale si rinnova piena collaborazione e disponibilità -ribadisce la ASL2 – risulta quindi ampiamente incomprensibile, fuori luogo e fuorviante in quanto notoriamente superata dalle disposizioni della suddetta D.G.R. e dalle azioni concrete messe in campo dall’Azienda Sanitaria in tutta la vicenda da anni e in particolare dal 2016, ivi comprese le note tecniche prodotte in sede di procedura AIA, peraltro continuamente aggiornate fino alla revisione 3.3 dell’aprile 2017 dal gruppo di progetto del Dipartimento di Prevenzione in quanto rispondente agli scopi istituzionali, studi che saranno messi a disposizione anche del costituendo Osservatorio Regionale che procederà con valutazioni sicuramente più esaustive e a carattere complessivo.
Gli atti formali e le azioni concrete confermano, senza ombra di dubbio, il costante impegno e l’attenzione massima profusi dell’Azienda Usl Umbria 2 per la tutela della salute della popolazione.”
Pronta controreplica dell’assessore Giacchetti:”il mio interlocutore è la Regione e il mio dovere di amministratore comunale è di sollecitare quanto necessario e, oltretutto concordato, affinché tutti gli enti e tutti i cittadini, abbiano a disposizione uno studio approfondito e dettagliato che possa essere alla base di atti amministrativi ponderati e di valutazioni e opinioni basate su elementi scientifici. Chi debba fare lo studio francamente mi interessa meno, l’unica condizione posta dall’Amministrazione Comunale è che sia un soggetto autorevole, credibile, indipendente da ogni pressione di parte.Nella lettera, molto esplicita nell’indirizzario, mi sono rivolto agli assessori regionali all’Ambiente e alla Salute, riportando passi virgolettati della deliberazione della giunta regionale del marzo scorso che, tra le altre cose, si rivolge direttamente alla Asl2 per richiedere –utilizzando di nuove le parole della Regione – un impegno importante e tempestivo per realizzare uno studio e un monitoraggio continuamente aggiornato sulle correlazioni tra emissioni e principali patologie. Apprendo ora, in una replica stizzita, che la Usl2 ha compiuto tutti i passi necessari. Prendendo atto di questo, dico alla Usl che sul suo ruolo non è con me che deve chiarirsi, continuo a chiedere alla Regione, responsabile del procedimento, a che punto sia lo studio e quando sarà a disposizione della comunità ternana e regionale.Lo strumento che ha disposto la Regione – conclude Giacchetti – su richiesta del sindaco di Terni, è fondamentale per consentire al sindaco e al Comune di esercitare eventualmente le prerogative di legge, sia in relazione ai procedimenti autorizzativi in corso sia ad eventuali decisioni a tutela della salute pubblica”.
Il tutto nel silenzio della regione Umbria, fino ad ora.