Il Presidente della Confesercenti Umbria Giuliano Granocchia spiega la linea della sua organizzazione in un periodo così turbolento:
Presidente, di quale tipo di servizio stiamo parlando?
“Si tratta di servizi finanziari per le Pmi che sono stati pensati da Confesercenti nazionale e che presto caleremo sul territorio regionale, stiamo procedendo con l’organizzazione di servizi di agevolazione al credito a favore delle piccole e medie imprese, grazie all’accordo che a livello nazionale è stato sottoscritto con un’associazione di professionisti del settore. In questo modo le piccole e medie imprese avranno risposte alle loro richieste di sostegno e aiuto di fronte ad una situazione di difficoltà dal punto di vista della liquidità. Con la creazione della banca del microcredito potremo fornire finanziamenti mirati, dietro presentazione di garanzie, e attraverso un canale agevolato arrivare fino a 80mila euro per la gestione dell’impresa.
Abbiamo ricevuto già diverse richieste e stiamo perfezionando l’accordo nazionale per poi avviare uno sportello anche in Umbria. Era stato fatto in passato e continueremo a farlo in futuro perché è importante per Confesercenti Umbria tornare a svolgere un ruolo diretto nel servizio di garanzia del credito e nel nuovo servizio del microcredito”.
Questa è solo l’ultima iniziativa di Confesercenti in questi quattro anni di presidenza. Su cosa state lavorando?
“Le iniziative di Confesercenti Umbria non si fermano con la garanzia del credito visto che nel corso del 2024 stiamo avviando anche i servizi di Caf per gli adempimenti fiscali e di Patronato per le questioni di lavoro e pensionistiche. Servizi a garanzia dei cittadini e delle piccole e medie imprese che sono molto importanti. In questi ultimi quattro anni poi abbiamo lavorato molto per riposizionare l’associazione nei tavoli istituzionali per garantire gli interessi degli associati e di chi si rivolge a noi e nel territorio per essere vicini alle esigenze degli iscritti. Abbiamo voluto tornare ad essere attori nel panorama regionale e diventare punto di riferimento di piccole e medie imprese. Certo non tutto è risolto, ma siamo molto più forti di quattro anni fa”.
Quali sono le difficoltà del settore?”
“La principale difficoltà incontrata dalle piccole e medie imprese, ma anche dai cittadini, è quella della liquidità, anche perché sono scaduti i termini per l’ammortamento e il riscatto dei prestiti nella stagione del Covid. La chiusura del credito, a cui Confesercenti ha cercato di porre rimedio con lo strumento del prestito garantito, ha comportato altre emergenze per e Pmi.
L’aumento dei costi energetici per le attività ad alti consumi ha portato a diverse condizioni di sofferenza. Il piccolo commercio, infine, soffre la concorrenza dell’online. I costi aumentano e gli incassi diminuiscono, con la marginalità che si riduce ancora, influendo pesantemente sulla possibilità di tenere aperta l’attività.