“L’esigenza era quella di rendere semplice e facile il rispetto dell’ambiente. Quindi abbiamo fatto un progetto di impresa reale e man mano che si sviluppava, abbiamo deciso di sfruttare tutte le competenze dell’Istituto Tecnico Tecnologico ,per la parte tecnica, al fine di eliminare le code alla casse, dunque eliminare le casse; eliminare i rifiuti, e, in più l’idea di fare un negozio didattico in cui coinvolgere tutti gli alunni della città.Sviluppare dunque un progetto che permetta a Terni di far partire la rivoluzione green a livello mondiale perché sarebbe il primo negozio al mondo con tutte queste caratteristiche.”
A dirlo è il professor Davide Milani che segue gli studenti in questa impresa.
Spariscono gli imballaggi in questo negozio eco-sostenibile: “la merce la metteremo in barattoli in vetro che saranno restituiti dal cliente, lavati e sterilizzati dall’azienda e saranno riutilizzati. Per chi ha fretta, invece, verranno utilizzate buste in MaterBi, bio-degradabile e bio-compostabile, in modo che l’unico rifiuto sia sempre l’umido.”
In questo negozio del futuro si potranno acquistare tutti i prodotti alimentari, pane, pasta fresca, salumi, formaggi, cereali.
Per quel che riguarda l’eliminazione delle odiosissime file alle casse: “il cliente quando passa attraverso delle antenne ad alta frequenza, le antenne leggono tutti i codici presenti nel carrello, elaborano un totale e il cliente dovrà solo tirare fuori la tessera prepagata. Di ogni cliente si saprà i barattoli che ha preso, il cliente pagherà una piccola cauzione che gli verrà rimborsata quando li riporta e ciò gli varrà come rimborso della tassa sui rifiuti. Meno rifiuti si faranno più si risparmierà.”
Il professor Milani che è ternano d’adozione vivendo nella nostra città da 12 anni poteva realizzare questo progetto a Milano dove aveva già un finanziatore e invece lo ha voluto realizzare qui: “non mi sembrava giusto non dare a Terni la possibilità di avere il primo negozio al mondo di questo tipo, di far partire la rivoluzione green a Terni, questo se i ternani lo vorranno. Perché se ci supporteranno il progetto avrà successo e si espanderà, anche per imitazione.”
Secondo le previsioni il negozio del futuro sarà realizzato entro la primavera del 2020.
“Non ci occuperemo di una impresa formativa simulata ma di un’impresa formativa reale che progetterà il negozio del futuro – sostiene la dirigente scolastica, Cinzia Fabrizi. Il tutto tramite un sistema che deve essere progettato, pensato e organizzato dagli studenti della scuola, seguiti dai professori e in collaborazione con la start Up VIVOGREEN che ha avuto un finanziamento specifico per dare vita a questa iniziativa. Siamo molto contenti di lanciare questa idea – aggiunge la professoressa Fabrizi – perché è una idea ambiziosa che si propone di estendere la collaborazione anche alle altre scuole perché l’idea è proprio quella di far vivere ai ragazzi un concetto di sviluppo sostenibile e quindi di una economia di consumo sostenibile basata su gesti concreti.”