“ThyssenKrupp Acciai Speciali Terni ha annunciato la necessità di cessione di moltissimi stabilimenti in quanto non ritenuti strategici, similmente a quanto già annunciato due anni fa dall’azienda, la quale non ha poi dato seguito a questo proposito.
In attesa delle scelte che la proprietà vorrà compiere in termini di cessione azionaria, le interlocuzioni avvenute in questi giorni con l’ amministratore delegato dell’ azienda ci portano a ritenere che verrà confermato il piano industriale, il quale prevede investimenti per circa 60 milioni di euro, e che i tempi non saranno brevi”. Lo ha spiegato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte rispondendo oggi durante il question time alla Camera ad una interrogazione proposta da Liberi e Uguali , da Gueglielmo Epifani.
“Bene che il governo riconosca la necessità di un piano strategico per il fabbisogno e l’ utilizzo dell’ acciaio per le imprese italiane. Se non abbiamo idea di cosa serva al nostro apparato produttivo, come fa il governo a prendere una decisione? Questo vale sia per Terni che per Taranto e Piombino. Per questo c’ è bisogno di un piano e c’ è bisogno di farlo presto e bene. Il piano va fatto insieme alle imprese e al sindacato per trovare le soluzioni migliori per l’ Italia e per l’ Europa”.
Lo ha affermato il deputato di Liberi e Uguali, ex segretario della CGIL Guglielmo Epifani nella replica al presidente del Consiglio Giuseppe Conte sulla crisi della siderurgia.
“Il settore siderurgico italiano – ha aggiunto Epifani – è in crisi già da prima della pandemia legata al Covid 19: ArcelorMittal rimette in discussione gli accordi su Taranto, e quindi anche su Genova e Novi Ligure, gli investimenti promessi da Jindal su Piombino ad oggi non ci sono e, come se non bastasse, in questi giorni è stata messa in vendita la AST di Terni.
Con la crisi legata al Covid19 la nostra produzione di acciaio è calata molto di più che in altri paesi europei e per il futuro la domanda non è decifrabile. E’ necessario che il governo predisponga un piano per uscire dall’incertezza che grava da troppi anni in questo settore. Un piano che deve partire dalla difesa siderurgica nazionale perché non c’ è futuro per l’ industria manifatturiera senza la difesa della produzione di acciaio in Italia e in Europa”, ha concluso Epifani.