La prima uscita ufficiale da ministro (dell’interno) Matteo Salvini la farà a Terni. Ha posticipato,infatti, il suo arrivo in città proprio per attendere la conclusione della vicenda della formazione del nuovo governo.
Il presidente incaricato, Giuseppe Conte, infatti, salirà al Quirinale con la lista dei ministri alle ore 19.
Se non ci saranno sorprese, Conte al termine del colloquio con il Presidente della Repubblica, annuncerà la composizione del governo giallo-verde. Del quale, appunto, Salvini sarà il titolare del Viminale.
Salvini è atteso all’Hotel Michelangelo dove è in corso il congresso regionale.
Da viale della stazione il neo ministro si avvierà, a piedi, in direzione del centro della città. Piazza Tacito e Corso Tacito.
Prima di partire per Terni Matteo Salvini ha avuto un incontro, al Quirinale, con il Presidente della Repubblica. Lo stesso, aveva fatto, il leader dei 5 stelle, Luigi Di Maio.
AGGIORNAMENTO
Le sorprese ci sono state.Giuseppe Conte ha rinunciato all’incarico. Il governo giallo-verde non parte.Evidentemente i contrasti sul nome di Paolo Savona non sono stati superati.
Matteo Salvini: “si torni al voto, il prossimo presidente del consiglio sarò io.” In un improvvisato comizio in Piazza Tacito a Terni, Salvini ha detto che “porteremo a Roma milioni di italiani derubati del voto.”
“Purtroppo – ha esordito Salvini in piazza Tacito – abbiamo lavorato 3 settimane, giorno e notte, per mettere giù un contratto di governo che avesse al centro il bene degli italiani:le pensione, il lavoro, la scuola, la sicurezza, siamo arrivati oggi pomeriggio al Quirinale a consegnare al Presidente della Repubblica la lista completa dei ministri….il ministro degli interni che mi sarebbe tanto piaciuto essere da domani mattina.Però , purtroppo, qualcuno ci ha spiegato che per l’Italia non decidono solo gli italiani ma decidono anche all’estero, e io a questo non ci sto.Un paese di servi, un paese di schiavi, non siamo una colonia né dei tedeschi , né dei francesi.”
Salvini ha confermato che è stato insormontabile il veto su Paolo Savona:”un ministro che ha il torto – ha detto Salvini – di aver difeso troppo gli interessi degli italiani e di aver contestato l’Euro, l’Unione Europea, che è semplicemente verità.A questo punto la parola non può che tornare agli italiani che facciano giustizia.”
“Sarebbe stato più comodo – ha concluso il leader della Lega – portarci a casa, 3/4/5/6/7 ministri e da domani sfregarsi le mani e fare qualcosina da ministro. Ma io vi dico: o possiamo cambiare questo paese o la Lega non va al governo con nessuno. Se si torna al voto credo che ci troveremo a Roma a portare la voce di milioni di italiani onesti che sono stati derubati del loro voto. E poi al prossimo giro, se avete la voglia e il coraggio, a fare il presidente del consiglio ci vado io.”
Rispondendo a una domanda sul perché il governo non è nato, Salvini ha detto: chiedetelo a chi si è preso la responsabilità di dire no a un governo già pronto.Al Presidente della Repubblica abbiamo consegnato la lista dei ministri che domani mattina erano pronti ad andare in ufficio, me compreso.Però, la dignità, la sovranità e la libertà degli italiani valgono più di qualche ministero, io non ho parole, eravamo pronti a lavorare per questo paese già da domani, ci hanno detto no, chi ha detto no spieghi agli italiani perché”.
“Non è possibile – ha aggiunto Salvini – che il governo italiano debba nascere se c’è l’accordo delle burocrazie europee, dei signori dello spread, delle banche, della finanza o dei ministri tedeschi, o dei commissari europei, non è possibile.Per l’Italia decidono gli italiani, è inaccettabile il no a qualcuno perché difende troppo l’interesse dei cittadini italiani.”
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تم النشر بواسطة Terni in Rete في الأحد، ٢٧ مايو ٢٠١٨
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