Da metà marzo la Regione ha allargato la rete dei laboratori per la ricerca della positività al Covid – 19 in modo da circoscrivere, sempre di più, le infezioni secondarie prodotte da ciascun individuo infetto sulla popolazione che non è venuta a contatto con il virus. All’interno di questa regia regionale, l’azienda ospedaliera di Terni ha aumentato in modo consistente il numero di tamponi analizzati quotidianamente e, a fronte di questa aumentata capacità diagnostica, è stato deciso che, oltre ai test sui pazienti ricoverati e sugli operatori dell’ospedale, la metà dei campioni analizzati proveranno dalla Usl Umbria 2.
“Dal 6 di aprile – rende noto l’assessore regionale alla Sanità, Luca Coletto – il laboratorio di biologia molecolare del dipartimento di diagnostica di laboratorio ed immunotrasfusionale dell’ospedale di Terni ha iniziato a processare i tamponi per Covid-19 con un nuovo sistema che permette di fare 94 test in 3 ore per un totale di circa 200 tamponi al giorno. L’impegno della Regione – aggiunge l’assessore – è di potenziare ulteriormente il sistema regionale che, con il Laboratorio di virologia dell’Ospedale di Perugia prescelto come Laboratorio regionale di riferimento, i laboratori dell’Ospedale di Terni e dell’Istituto zooprofilattico Sperimentale di Umbria e Marche, attualmente sta riuscendo a garantire l’espletamento di circa 1000 tamponi quotidianamente. L’obiettivo è di predisporre una grande forza di fuoco che, in tempi brevi, permetterà di raddoppiare questi risultati. Con l’arrivo dei test rapidi molecolari poi, si potranno effettuare almeno altri 1000 test al giorno”.
Nel frattempo il laboratorio di biologia molecolare dell’ospedale di Terni sta adottando un nuovo sistema che consente di analizzare un totale di 188 tamponi al giorno divisi in due gruppi.
“La preparazione di ogni gruppo richiede da 1 a 2 ore per cui si riuscirà a fare due sedute per gruppi da 94 per un totale di 188 campioni al giorno – spiega il dottor Augusto Scaccetti, direttore del dipartimento di diagnostica di laboratorio ed immunotrasfusionale. Ci rendiamo conto che quelli di Terni non sono grandi numeri, ma noi li facciamo con solo 3 biologi e 4 tecnici di laboratorio ed è una soddisfazione poter dare un contributo anche alle esigenze del nostro territorio”.
Intanto al laboratorio di Terni sono già arrivati reagenti sufficienti a processare 1600 campioni con l’ultimo sistema attivato e altri 400 kit di reagenti sono in arrivo per lo strumento già in uso dal 16 marzo scorso che, con una diagnosi di infezione in 6 ore per gruppi da 16 campioni, continuerà ad essere utilizzato per urgenze e per gruppi di campioni numericamente minori (per evitare sprechi), continueranno ad essere eseguiti anche i test finora fatti