È stato in diminuzione fino al 31 agosto ma “ora è in ripresa” il tasso di ospedalizzazione per il Covid in Umbria. Con ricoveri e casi di terapia intensiva in crescita anche se “il livello di gravità non è quello della prima fase”. Sono passati, infatti da 58 a 63 i ricoverati, otto dei quali in terapia intensiva Così come sta aumentando il numero di persone isolamento domiciliare. Sono alcuni dei dati forniti, in una conferenza stampa, dal commissario per l’emergenza Covid in Umbria Antonio Onnis.
“La previsione a 60 giorni vede una situazione che assume connotati di forte preoccupazione. Ci preoccupa anche – ha detto Onnis – il fatto che si è abbassato il livello di percezione del rischio da parte della popolazione”.
Il commissario ha rilevato poi “una diversa progressione tra le province con diversa impennata di casi, un aumento dell’età media dei contagiati. I movimenti estivi – ha proseguito – hanno creato il problema con contagi da rientro. Da questa prima impennata, caratterizzata da un forte aumento del contagio tra i giovani, si è passati ad una seconda fase che vede, anche a ridosso dell’apertura delle scuole, una crescita delle infezioni intrafamiliari o in comunità e l’aumento dell’età dei contagiati”.
Dopo aver reso noto che al momento in Umbria sono in isolamento 33 classi, per un totale di 848 soggetti tra personale e studenti, mentre altre 18 hanno finito l’isolamento, il commissario Onnis ha evidenziato che “l’avvio dell’anno scolastico sul territorio regionale movimenta all’incirca 140 mila persone. Ma se l’attività in aula è fortemente controllata, tutta la socialità extra scolastica sfugge al controllo – ha aggiunto – Se poi si aggiunge una caduta della percezione del rischio, si spiega l’aumento dei casi”.