La sospetta presenza di una variante brasiliana (o similare) di Sars-Cov-2 in due campioni prelevati da altrettanti pazienti umbri è stata comunicata dall’Istituto superiore di Sanità alla Direzione regionale salute e Welfare dell’Umbria. Lo riferisce la Regione spiegando che la variante brasiliana rappresenta una mutazione ritenuta particolarmente aggressiva del virus e meno riconoscibile dal sistema immunitario addestrato per quelle non mutate.
I due campioni, che erano stati selezionati nei giorni scorsi per le caratteristiche cliniche e di laboratorio che presentavano, sono stati inviati dalla Microbiologia dell’Ospedale di Perugia all’Iss, con richiesta di massima urgenza del Direttore Regionale Claudio Dario al Presidente dell’istituto Silvio Brusaferro. Le attuali misure di contenimento progressivamente adottate in Umbria, già compatibili con gli interventi necessari a fronteggiare anche questa variante, saranno comunque oggetto di un’apposita riunione del Comitato Tecnico Scientifico per una completa e ampia valutazione. Al fine di approfondire la situazione epidemiologica, oggi verranno inviati all’Istituto Superiore di Sanità altri 42 campioni, anch’essi rispondenti a determinate peculiarità, che saranno sequenziati per la ricerca di questa o altre eventuali varianti. L’esito sarà comunicato entro il fine settimana.