Isolamento fiduciario a scopo preventivo per un’ottantina di persone del ternano, tra adulti e bambini, che nel fine settimana si sono recati a Bergamo per una visita al centro sportivo di Zingonia. Il provvedimento è stato attivato dalla Usl Umbria 2 alla luce della situazione legata al coronavirus.
La trasferta, con sosta in un albergo cittadino, era stata organizzata da una polisportiva dilettantistica di Terni, la stessa che, nella serata di domenica, ha comunicato alle autorità sanitarie ternane il rientro da Bergamo.
In base a quanto si apprende dalla direzione generale della Usl Umbria 2, l’isolamento durerà fino a quando non saranno completate le indagini epidemiologiche sul gruppo e i suoi contatti. Le condizioni di tutti sono comunque buone.
“Siamo in collegamento con i colleghi lombardi per avere informazioni sugli sviluppi in quell’area” spiega il direttore generale dell’ Usl Umbria 2 Massimo De Fino, specificando che si tratta di un provvedimento a puro scopo precauzionale. Al momento, nel territorio di competenza dell’Azienda sanitaria non risultano altri casi particolari.
L’Asl ha intatto attivato un’unità di crisi aziendale per monitorare nel complesso la situazione, alla luce di quanto emerso negli incontri della task force regionale.
Di “provvedimenti del tutto improvvisati, senza alcuna strategia in un momento in cui la fermezza e i tempi di risposta delle istituzioni dovrebbero essere celeri e certi” parla il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Thomas De Luca.
“Quali sono i criteri di tutela e contenimento verso chi viene dalle aree a rischio? L’assessore Coletto che ieri era a volantinare ai gazebo della Lega in Veneto e dopo aver soggiornato nelle aree a rischio, dovrebbero essere loro stessi messi in quarantena?
Quali sono i criteri e i protocolli di sicurezza che sta attuando la Regione Umbria?
In tutto questo, aggiunge De Luca, stiamo continuando a ricevere segnalazioni dal personale sanitario sulla condizione di assoluta precarietà in cui si trovano ad operare, dovuta soprattutto alla mancanza di strumenti e di adeguata formazione per affrontare la delicata emergenza.
Ci chiediamo se sia possibile lasciare allo sbando in questo modo centinaia di persone e di riflesso un’intera regione che si interroga sul reale pericolo e sulle reali precauzioni da prendere circa la diffusione del coronavirus. Dov’è l’assessore? Dov’è chi dovrebbe guidare questa regione in un momento così delicato? Lo chiederemo, conclude il consigliere regionale, con una interrogazione che stiamo depositando in queste ore”.