“Sapere che tante persone girano con l’auto senza assicurazione, che non riescono a pagare bollette e affitti. Sentire al telefono il pianto di tanti concittadini che conosciamo e che non sanno come ritrovare una normalità, non può che spingerci ad una sinergia più attenta e rispettosa”.
Sandro Romildo, coordinatore del centro educativo Casa del sole di Amelia, fa il punto sulle attività portate avanti grazie al progetto “Comunità Solidale” che, finanziato alla Fondazione Carit, vede in campo Arciragazzi Casa del Sole ed i Comuni di Amelia e Avigliano Umbro.
La certezza è che l’emergenza covid ha imposto uno sforzo straordinario.
Il progetto sta sostenendo i bambini nel gioco, nello studio e nelle relazioni a distanza e tantissime famiglie in difficoltà tra Amelia e Avigliano Umbro. Più di 150 quelle destinatarie della spesa alimentare, una decina vengono aiutate per l’acquisto di farmaci e altre per il pagamento delle utenze e delle rette arretrate della mensa scolastica.
“La pandemia ha imposto il potenziamento del progetto, che è al suo secondo anno e determina la sinergia tra volontariato, enti locali e Fondazione Carit. Tre educatrici della Casa del Sole stanno lavorando con continuità a distanza con i bambini con incontri gioco, laboratori e tutorial – spiega Romildo – quello che prima si faceva in sede è proseguito con un contatto a distanza con i singoli bambini ed ora si evolve con la programmazione dei centri estivi”.
L’associazione intanto sta organizzando per sabato 27 giugno alle ore 20, la serata con la pizza sociale a sostegno del progetto.
“E’ il primo incontro dopo quattro mesi. Dialogheremo con le famiglie che aiutiamo e con quelle che ci aiutano, con i bambini e con le istituzioni. Questo progetto – conclude Romildo – ci ha confermato che la perfetta sintonia tra volontari e istituzioni è fondamentale per dare risposte come è necessario e per dare aiuto quando e dove serve”.