“La curva epidemica continua a scendere, ma in maniera che sta diventando sempre più lenta”.
Lo ha detto questa mattina Marco Cristofori del nucleo epidemiologico della Regione durante la videoconferenza stampa di aggiornamento sull’andamento della pandemia.
“L’Rt si attesta 0,80, ha aggiunto, calcolato al 13 maggio, appena al di sotto della media nazionale che è 0,83. Questo è importante perché nonostante le riaperture non si registrano impennate dei casi. Per quanto riguarda l’incidenza di casi ogni 100 mila abitanti anche qui si registra un calo, ora è a 71, con una lieve differenza tra la provincia di Perugia (65) e quella di Terni (86), si tratta di piccole oscillazioni rispetto alla settimana precedente. Dati in miglioramento anche nei diversi distretti, tutti sotto i 100 casi ogni 100 mila abitanti ad eccezione dell’Alto Tevere. Montefalco rimane l’unico comune con più di 5.000 abitanti con un valore molto alto, ma questo è collegato a cluster focalizzati. L’Umbria è tra le regioni che ha un’incidenza tra le più basse in Italia da 5/6 settimane.“
Come di consueto è intervenuta anche a Carla Bietta del nucleo epidemiologico regionale per spiegare come “gli attualmente positivi stiano scendendo, ora sono 2542, in lentissima discesa nelle ultime tre settimane e in fase di tendenziale diminuzione è anche il rapporto tra positivi e tamponi. Passando alle fasce d’età, l’incidenza rimane più alta della media fra i più giovani – 0-18 e fino a 24 anni – mentre per gli ultra 80enni i valori sono più bassi verosimilmente grazie ai vaccini. Da novembre scorso l’età media delle persone positive si è costantemente abbassata, passando da quasi 50 anni a circa 40 di maggio. I ricoveri ordinari tendono alla riduzione, anche se lentamente, così come quelli nelle terapie intensive, dato un po’ più stabile e i decessi, ultimo indicatore a muoversi, continuano a diminuire. Sostanzialmente la situazione è in continuo miglioramento”.